Prima della chiusura (20/10) del Salone Internazionale dell’Alimentazione (Sial) di Parigi sono stati scoperti in uno stand americano formaggi contraffatti. I Consorzi di Tutela dei formaggi Asiago, Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano hanno ottenuto dalle autorità l’immediato sequestro di una serie di prodotti che riportavano o evocavano impropriamente le denominazioni dei tre formaggi Dop, riconosciute e tutelate nell’Unione Europea. La richiesta avanzata dai tre Consorzi fa riferimento all’articolo 3 del Trattato dell’Unione Europea che riconosce il valore della diversità, garantisce la vigilanza sulla sua salvaguarda. In una nota dei tre Consorzi è stato segnalto che la scoperta è avvenuta tra gli stand degli americani. Al Sial sono stati identificati formaggi che ricordavano l’asiago e il pecorino romano. Da qui è scattata l’operazione (nella foto i prodotti contraffatti). Nei primi otto mesi del 2016, nell’ambito dell’attività di protezione ex officio introdotta dal Regolamento (UE) 1151/2012, sono state ben 109 – sottolineano i tre Consorzi – le segnalazioni di usurpazioni ed evocazioni relative a prodotti indebitamente riferiti a Dop italiane svolte dall’ICQRF (Ispettorato per il controllo della qualità e la repressione delle frodi) del Ministero delle politiche agricole e alimentari alle autorità competenti, sia in Europa che nei paesi extracomunitari. Il 70% di queste segnalazioni sono andate a buon fine. Una volta individuati i prodotti contraffatti presso espositori americani, i Consorzi di Tutela dei formaggi Asiago, Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano si sono immediatamente attivati sollecitando la Direction Générale de la Concurrence de la Consommation et de la Répression des Fraude, in sigla Dgccrf, al pronto intervento e ritiro dei prodotti. “La tempestività dell’intervento, – ha dichiarato il direttore del Consorzio di Tutela Formaggio Asiago, Flavio Innocenzi – è un elemento fondamentale. Nel caso del Sial, il sistema di vigilanza dei Consorzi si è mosso immediatamente e i meccanismi di tutela che sono stati introdotti non senza fatica in questi anni nei Paesi dell’Unione hanno mostrato, ancora una volta, tutta la loro efficacia. Un risultato che è frutto di una crescita culturale e di un’attenzione sempre crescente alla tutela dell’unicità e tipicità che distingue la produzione Dop italiana”. Anche Riccardo Deserti, direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano ha sottolineato che il risultato ottenuto al Sial in materia di vigilanza sulla qualità dei prodotti ed “è la riprova che i meccanismi di tutela europei funzionano, ma anche del fatto che laddove non esistono legislazioni a salvaguardia delle Dop si riscontrano prassi che vanno urgentemente stroncate, con un beneficio immediato, innanzitutto, proprio per i consumatori di quei Paesi”. Salvatore Palitta, presidente del Conzorsio di tutela Pecorino Romano ha precisato che a Parigi “siamo intervenuti con decisione su queste pratiche ingannevoli e vigileremo anche sul mercato interno a tutela dei consumatori”. Anche le vendite di prodotti venduti via internet sono oggetti di vigilanza: ad esempio, nei primi 8 mesi del corrente anno sono stati 356 i prodotti bloccati su E-bay, e questo grazie ad un accordo tra Aicig,Icqrt e E-bay, attraverso il programma Verified rights owner (VeRo) che è in grado di rimuovere, in poco tempo, l’offerta dei prodotti contraffatti dalla piattaforma offerte commerciali.

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