All’1.20 del 20 ottobre il Consiglio regionale del Veneto ha approvato il Pdl 23 che riorganizza la sanità veneta con l’istituzione dell’Azienda Zero e i nuovi ambiti territoriali delle 9 Aziende socio sanitarie che copriranno l’intero territorio regionale. Quarantacinque i presenti in aula al momento del voto finale, 44 i voti validi, 27 a favore, 17 contrari, nessun astenuto. La riforma della sanità veneta approvata in consiglio regionale, con il passaggio delle Ullss da 21 a nove e con la nascita dell’Azienda Zero costituisce una sorta di “rivoluzione” nella gestione dei servizi amministrativi, che non tocca in alcun modo i servizi e le cure sia ospedalieri che territoriali ma, al contrario, punta a potenziarli utilizzando le risorse risparmiate in burocrazia, in sovrapposizione di uffici con gli stessi compiti, in sistemi informatici non omogenei, nella produzione delle cosiddette “carte” che non fanno altro che complicare la vita agli operatori sanitari ma, soprattutto, alla gente, sia in termini di costi che di tempo dedicato. Le novità sono numerosissime, sia di sistema che di dettaglio, come indicato dall’ass.alla sanità Luca Coletto e dallo stesso presidente della Regione Luca Zaia. Secondo le stime tecniche la nuova organizzazione farà risparmiare circa 90 milioni l’anno in costi amministrativi, che verranno reinvestiti in cure e tecnologie sanitarie. Dive andranno questi risparmi? In nuove tecnologie e nel potenziamento delle cure sul territorio (salvo nuovi tagli nazionali. Si punterà sulla possibilità di acquistare ulteriori nuovi macchinari (robot chirurgici, tac, risonanze magnetiche e altro ancora). Sul territorio si potranno creare i tanto attesi posti letto in più negli ospedali di comunità e sostenere lo sviluppo della rete delle medicine di gruppo. Nell’Azienda Zero verranno concentrate importanti funzioni amministrative finora svolte da uffici diversi in ogni Ullss. Si centralizzano tutti gli acquisti, risparmiando perché si compra “all’ingrosso”; magazzino unico (oggi sono decine); una sola gestione di buste paga, personale, assicurazioni, informatica. Il taglio da 21 a 9 Ulss non è altro che la risposta alla richiesta della gente di risparmiare in stipendi dirigenziali. Viene più che dimezzato il costo complessivo degli emolumenti dei DG e delle altre figure di vertice. Meno scrivanie e accentramento dei servizi amministrativi, più soldi per macchinari e diagnosi. Arriverà maggio informatica per risparmiare, infatti, la maggiore efficienza dei servizi tecnico-amministrativi significa una gestione quanto più possibile informatizzata. Calano i tempi di ogni pratica amministrativa, si accelerano i pagamenti dei fornitori. Il Coordinamento dei direttori generali in seno all’Azienda Zero permetterà di condividere continuamente le migliori pratiche presenti sul territorio e di rendere i servizi e le cure omogenei ovunque. Nessuno riceverà così meno di altri. In Veneto niente sanità di serie A e di serie B. Adozione di un Programma Straordinario per la riduzione delle liste d’attesa. Servizi e procedure omogenee, progetti innovativi e supporti tecnologici creati all’interno dell’Azienda Zero permetteranno di gestire meglio prenotazioni e appuntamenti, potenziando la rete dell’offerta e della presa in carico del paziente. Più facile trovare il tempo più breve per fissare la prestazione. Non va sottovalutato il completamento dell’informatizzazione che consentirà al cittadino, attraverso il fascicolo sanitario elettronico, di avere sotto controllo giorno per giorno la sua situazione di salute. Il fascicolo permetterà anche a un medico che vede il paziente per la prima volta di sapere tutto di lui. Significa con un clic diagnosi più veloci e sicure e meno esami inutili.

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