Accordo sulla realizzazione del Nuovo Policlinico di Padova e del Veneto nell’area individuata a Padova Est e alla riqualificazione dell’attuale ospedale di via Giustiniani. Un’operazione valutabile in circa 700 milioni di euro complessivi d’investimento (circa 500 per il nuovo ospedale e circa 200 per il Giustinianeo). I posti letto saranno 900 ad altissima specializzazione nel nuovo Policlinico a Padova Est e altri 900, con funzioni diverse e non sovrapposte, all’attuale nosocomio, opportunamente riqualificato. Hanno firmato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il Sindaco di Padova Sergio Giordani, presenti  l’ ass. veneto alla sanità Luca Coletto ed altri esponenti della giunta, nonchè i DG della sanità regionale. “Quando arrivai nel 2010 – ha detto Zaia – trovai un’eredità di rassegne stampa, ma senza atti e documenti. Da allora è stato fatto un lungo e grande lavoro, per il quale ringrazio tutti i protagonisti istituzionali e tecnici, che oggi raggiunge l’obbiettivo. Siamo passati attraverso un Tavolo Istituzionale che io volli istituire, valutazioni tecniche approfondite e ripetute, che hanno interessato ben nove diverse aree man mano che emergevano le proposte. La soluzione è arrivata, è la migliore sul piano tecnico, crea una struttura nuova di rilievo internazionale e un ospedale efficiente e qualificato al servizio dei padovani. E’ un regalo di Natale per tutti i veneti – ha aggiunto – ma è anche la dimostrazione che le Istituzioni venete hanno saputo lavorare privilegiando l’interesse pubblico e quello dei cittadini.”. Le soluzioni migliori saranno indicate da un Advisor. Da segnalare che l’accordo prevede la cessione gratuita delle aree di Padova Est dal Comune di Padova alla Regione, l’impegno della Regione alla riqualificazione del Giustinianeo con la cessione al Comune di Padova delle aree che verranno liberate e bonificate per realizzare il Parco cittadino delle Mura, il mantenimento della qualificazione di struttura pubblica dell’attuale sede dell’Istituto Oncologico Veneto, che eviterà così eventuali manovre speculative, l’impegno condiviso a non realizzare strutture con funzioni sanitarie sovrapposte. I tempi di realizzazione? Salvo imprevisti, il nuovo Policlinico di Padova sarà realizzato in circa otto anni, dei quali circa 3 di pratiche burocratiche e di progettazione. Poi toccherà alle ruspe. “Battiamo sei diverse strade – ha specificato Zaia – come i finanziamenti nazionali ex articolo 20 per l’edilizia ospedaliera, che il Governo non attiva dal 2007 e nel quale un’opera come questa rientra a tutti gli effetti e non può essere trascurata; finanziamenti della Regione, che ha già dimostrato di voler fare la sua parte stanziando più volte 50 milioni di euro l’anno, poi utilizzati di volta in volta per opere sanitarie diverse dal momento che questa non arrivava a decollare; l’accesso ai fondi della Cassa Depositi e Prestiti; il finanziamento, già chiesto, dell’Inail nell’ambito delle sue strategie di investimento immobiliare; l’intervento della Banca Europea per gli Investimenti (la BEI) con la quale esiste già un’interlocuzione; l’intervento di un eventuale Equity privato, che non deve significare per forza project financing”. Tra i commenti immediati quello del rettore dell’ateneo Rosario Rizzuto. “E’ una splendida notizia per la sanità padovana, veneta e permettetemi di dire – visto l’eccellenza della nostra Scuola di Medicina – anche per la realtà medica nazionale”, sono parole del rettore. “L’accordo raggiunto, un polo sanitario su due sedi distinte che concorrono a soddisfare le esigenze dei pazienti, dà il via ora ad una fase che ci immaginiamo ricca di soddisfazioni per Padova e il suo territorio. Evidentemente il nostro ottimismo era ben riposto: voglio ringraziare tutti gli altri attori istituzionali che – seduti attorno ad un tavolo – hanno saputo trovare una soluzione che tenesse conto delle esigenze di tutti. Una fase di costruzione che ha visto ognuno fare la sua parte, portare il suo contributo. Così Padova ora può vedere ridisegnato il suo futuro sanitario, mettendo insieme un importante presidio di riferimento per la comunità cittadina, nel luogo attuale, con una nuova costruzione che immaginiamo come un ospedale innovativo e di alta specializzazione. Una struttura in grado di rispondere alle sfide incalzanti della medicina di oggi. Ed è questo l’obiettivo che ha sempre guidato l’operato coerente, in tutti questi anni, dell’Ateneo: garantire alla Scuola di Medicina un luogo dove poter continuare a mettere in campo l’altissima competenza che le è riconosciuta non soltanto a livello nazionale. E come sempre abbiamo fatto non ci fermeremo certo ai risultati raggiunti: con l’accordo annunciato inizia la fase cruciale, quella della realizzazione dell’opera che Padova e il Veneto aspettano”.

 

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