L’accordo di programma per il rilancio dell’area di crisi industriale complessa di Porto Marghera ha generato 7 progetti da 60 mln di investimenti e 90 nuovi posti di lavoro. Il passaggio seguente una graduatoria dopo una valutazione di merito. Soddisfazione e’ stata espressa dall’Assessore regionale allo Sviluppo Economico con delega alla Legge speciale per Venezia e polo di Porto Marghera alla notizia dei primi esiti sul bando per il rilancio dell’area di crisi industriale complessa di Venezia, chiuso il 15 aprile. I progetti presentati on linea con le richieste dell’avviso pubblico che selezionava proposte di investimento di media dimensione, di valore superiore a 1,5 milioni di euro.
Per l’ass. veneto Roberto Marcato “è la dimostrazione che l’accordo che abbiamo proposto individua le necessità e raccoglie l’interesse dei nostri imprenditori. Tutto ciò rappresenta un tassello importante per lo sviluppo dell’area di Porto Marghera che finalmente può ambire a raggiungere il ruolo economico ed imprenditoriale che merita. Grazie al lavoro che stiamo portando avanti su più fronti in Regione Veneto l’accordo nell’area di crisi sta portando i primi frutti, a dimostrazione che la strada intrapresa per il rilancio dell’area di Porto Marghera”. L’accordo ha reso disponibili 26,7 mln,di cui 6,7 da Regione e 20 del Mise. L’intesa hs durata triennale (Regione, Invitalia, Comune e Mise). I settori indicati nei progetti sono: chimica, manifattura industriale, ambiente, rimessaggio natanti e cantieristica. (foto arch.).

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