Ravenna ha ospitato i lavori dell’Assemblea Generale dell’Associazione dei Porti del Nord Adriatico (NAPA). Nel corso dell’incontro, alla presenza del Professor Kurt Bodewig, Coordinatore Europeo del Corridoio Adriatico -Baltico, è stato sancito il rientro in associazione del Porto di Ravenna comerichiesto dal Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro settentrionale, Daniele Rossi. Come previsto dallo statuto, la Presidenza di turno dell’associazione per i prossimi sei mesi passa a Trieste. Pino Musolino presidente dei Porti di Venezia e Chioggia ha dichiarato: “ a pochi giorni dalla mia lettera ai colleghi dei Porti Napa per il rilancio dell’Associazione, sono lieto e soddisfatto che da oggi anche Ravenna torni a far parte di questa squadra, che guarda al futuro condividendo già una serie di interventi importanti per tutto l’Alto Adriatico. In piena crisi economica i porti Napa negli ultimi 8 anni hanno comunque registrato un record di crescita complessiva del + 80% sui container e 30% totale. Tale massa critica deve rispecchiarsi anche nell’influenza nella politica europea che come porti dell’Adriatico siamo in grado di assumere: un asset che non solo ci consentirà di consolidare la lobby a livello europeo e internazionale -versante sul quale abbiamo già dimostrato comunque di essere forti, anche in considerazione degli ingenti finanziamenti europei che il Napa è stato in grado di catturare – 164 milioni dall’Europa nel periodo 2009-2016 per lo sviluppo delle nostre infrastrutture – a beneficio dei nostri scali e dei nostri territori. Se siamo qui è perché siamo i pilastri di accesso in Europa: possiamo giocare il nostro ruolo con responsabilità ma anche con autorevolezza, anche di fronte ai porti del Nord”. “Lo scenario all’interno del quale l’Associazione dei Porti del Nord Adriatico è chiamata a muoversi – ha dichiarato il Presidente di Ravenna Daniele Rossi – è profondamente mutato sia a livello nazionale, con la Riforma del settore portuale e la creazione delle Autorità di Sistema, sia a livello internazionale dove vi sono fenomeni in atto nel mercato – e la cosiddetta “Via della seta” è uno di questi – che impongono maggiore determinazione nella difesa del ruolo dei nostri Porti in Europa per riaffermare ed accrescere il valore del Nord Adriatico all’interno del sistema economico e dei trasporti comunitario. Questo impone un ripensamento delle strategie del NAPA al quale Ravenna vuole dare il proprio contributo, e ringrazio i membri dell’Associazione che ci hanno messo nella condizione di farlo, perché l’Associazione possa continuare ad essere un valido strumento per promuovere una condivisa azione programmatica e commerciale del Nord Adriatico. Da oggi si lavorerà tutti insieme, con Venezia, Trieste, Koper (Capodistria) e Fiume per un rilancio del NAPA che, attraverso la cooperazione e la condivisione, il confronto ed il dialogo, consolidi e sviluppi il peso del sistema dei Porti del Nord Adriatico in Europa, consentendoci sia di fare fronte alle nuove, complesse sfide che ci aspettano sia di cogliere le nuove opportunità che si presentano per l’intera area del Nord Adriatico”. Anche Zeno D’Agostino, Presidente del Porto di Trieste, ha voluto esprimere la propria soddisfazione:” Siamo in una fase storica in cui si parla di rafforzamento dei rapporti tra il mondo asiatico e l’Europa” – ha puntualizzato. “In questa visione il Nord Adriatico diventa cerniera fondamentale di questi ragionamenti ed è molto utile che ci sia un tavolo istituzionale in cui la portualità dell’Alto Adriatico possa dialogare. Altro dato fondamentale è che stiamo vedendo per la prima volta, una crescita importante dei traffici di tutti i porti NAPA. Il primo elemento da analizzare è questo: c’è un corridoio marittimo Adriatico al servizio dei traffici internazionali, che sta diventando un corridoio di riferimento. In quest’ottica – ha concluso D’Agostino – il NAPA sta vivendo una nuova fase di rilancio e quindi è una grandissima soddisfazione per me presiedere per il prossimo semestre un’associazione sempre più strategica per la portualità europea e internazionale”.

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