Il comitato responsabile dell’amministrazione del Cherenkov Telescope Array (CTA) ha deciso – si apprende dall’ateneo di Padova-  dopo mesi di scientifici di iniziare i negoziati con l’European Southern Observatory (ESO) a Paranal in Cile per l’installazione di un sito osservativo all’emisfero Sud, e con l’Istituto di Astrofisica delle Canarie (IAC) a La Palma per l’installazione di un sito all’emisfero Nord. Il comitato era composto da membri di Austria, Brasile, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Namibia, Olanda, Giappone, Polonia, Sudafrica, Spagna, Svizzera e Regno Unito. Per l’Italia era presente come rappresentante dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) il prof. Antonio Masiero dell’Università di Padova. Con la scelta dei siti inizia la fare esecutiva del progetto CTA per l’osservazione dei raggi gamma di altissima energia. «I raggi gamma – spiega il prof. Alessandro De Angelis, responsabile nazionale del telescopio CTA all’interno dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dirigente di ricerca nella sezione di Padova – sono fotoni, come quelli che compongono la luce visibile, ma molto più energetici. Possono essere osservati da grandi telescopi a terra» continua De Angelis «che osservano la cosiddetta “luce Cherenkov”, cioè il bagliore emesso dalle particelle prodotte nell’interazione dei fotoni coi nuclei dell’atmosfera terrestre. L’INFN e le università’ italiane tra cui quella di Padova sono leader in questa tecnologia grazie in particolare alla costruzione del telescopio MAGIC a La Palma, a fianco del quale verrà collocato a partire da ottobre il primo dei grandi telescopi di LST».  Va ricordato che CTA è una collaborazione mondiale che conta oltre mille astrofisici. Per l’INFN collaborano le sezioni di Padova, l’Aquila, Bari, Napoli, Pavia, Perugia, Roma 1, Roma 2, Siena/Pisa, Torino, Udine/Trieste e le università connesse. Il rivelatore consterà di oltre 100 telescopi di tre tipi.

 

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