Sulla presenza di radon nel bunker segreto del Primo Roc, attivo fino al 2009, sulla cima del Monte Venda di Padova dove è stato operativo il teleposto per il controllo del traffico aereo nazionale, magistratura di Padova e la Commissione parlamentare sono impegnate da tempo per far luce sulla morte di decine di militari dell’Aeronautica (119 avieri specializzati e personale superiore avvelenati, mentre ci sono tuttora 48 malati); il numero dei decessi non è stato definitivamente accertato. La sentenza del processo per le vittime dell’amianto è prevista nel mese di  giugno, secondo quanto si è appreso da fonti di stampa (Il Gazzettino). Accusati di omicidio colposo e lesioni colpose sono Franco Pisano, ex capo di stato maggiore dell’Aeronautica, e gli ex direttori generali della sanità militare e del Demanio Aereonatica, rispettivamente Agostino Di Donna e Dario Parise. Secondo il PM Francesco Tonon, che rappresenta l’accusa nel processo,  i tre sapevano della vasta presenza di radon nella galleria dove era impegnato personale dell’Aeronautica addetto ai sistemi di controllo dei radar, a quelli criptati e per verificare la presenza di aerei stranieri e a simulare la guerra aerea. Alla Commissione parlamentare, presieduta da Gian Piero Scanu (è composta, tra gli altri, anche da due magistrati, il PM Sergio Dini, già  PM militare, e l’ex procuratore aggiunto di Torino Raffaele Guariniello) di recente ha ascoltato per ore un tecnico dell’Arpav (agenzia per l’ambiente del Veneto) Omero Negrisolo, distaccato in Procura per proseguire a collaborare nelle indagini; la Commissione (si occupa della sicurezza sul lavoro e sulla tutela previdenziale delle Forze Armate) è stata anche a Padova nelle scorse settimane per incontrare i magistrati che si occupano del radon sul Monte Venda, che è il gas naturale radioattivo che si forma dal decadimento del radio, e anche dell’uranio, e genera gravi malattie polmonari nell’essere umano.

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