Nessun pericolo per la laguna di Venezia: questa la risposta di Venice LNG, la società impegnata nel progetto di deposito di GNL (gas liquefatto) a Porto Marghera alle dichiarazioni di Lidia Fersuoch, Presidente di Italia Nostra Venezia. In una nota è stato chiarito che “le preoccupazioni espresse dalla Presidente Fersuoch sono le stesse che Venice LNG ha verificato in misura preventiva attraverso la realizzazione di uno studio di fattibilità e di un’analisi preliminare degli effetti legati a eventuali scenari incidentali: i risultati degli studi confermano la piena compatibilità territoriale del deposito di GNL con le aree circostanti ed escludono categoricamente la possibilità che uno scenario come quello paventato possa verificarsi, in ragione delle dimensioni significativamente inferiori delle navi che garantiranno l’approvvigionamento di GNL al deposito (massimo 30.000 m3, suddivisi in vari serbatoi più piccoli), delle caratteristiche costruttive delle navi, che escludono del tutto la perdita del carico in Laguna, delle misure di sicurezza che saranno adottate nella navigazione e in tutte le operazioni di esercizio dell’impianto”. Una volta realizzato, infatti, il deposito di Venice LNG (adiacente agli stoccaggi di Decal Spa, socio di maggioranza di Venice LNG) sarà sottoposto a una rigida procedura volta alla minimizzazione dei rischi, al monitoraggio costante della sua operatività e alla gestione della sicurezza. La tecnologia per la gestione di impianti GNL è tra le più sicure, sperimentata per oltre cinquanta anni nel mondo senza incidenti rilevanti, e le gasiere moderne – costruite secondo il severissimo standard internazionale “IGC Code” – sono progettate per resistere a sollecitazioni estreme, ben più severe di quelle presenti a Venezia. Anche in casi limite, quali urto con scogli e tempeste oceaniche, nella storia del GNL non si è mai verificato uno sversamento significativo da nave, né a maggior ragione uno come quello citato dalla Presidente Fersuoch. Al contrario, l’uso del GNL come combustibile alternativo, particolarmente in ambiente marino e lagunare, consentirà una riduzione drastica sia delle emissioni, sia del rischio di contaminazione delle acque, con un beneficio netto per l’ambiente. Il progetto per il deposito costiero di GNL (foto) annunciato nei giorni scorsi sarà realizzato solo se, nel corso della complessa procedura autorizzativa necessaria, gli enti competenti verificheranno – conclude la nota di Venice LNG – senza alcun margine di incertezza che l’impianto sia rispondente a tutti i criteri di sicurezza previsti dalla normativa nazionale e internazionale.

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