La ricerca zebrafish in Italia è andata maturando, in particolare negli ultimi 10 anni, con la formazione di una comunità che è cresciuta sensibilmente mediante iniziative locali e grazie al rientro in Italia di ricercatori formatisi all’estero. Per marcare le dimensioni della ricerca zebrafish in Italia, si è dato vita al primo Zebrafish meeting italiano (ZFIM 2017) presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Padova, lavori che si concludono il 3 febbraio.  Lo scopo dell’iniziativa, come spiegato durante l’apertura del meeting,  è la creazione di un network di ricercatori zebrafish in Italia, al fine di rafforzare la condivisione delle conoscenze e delle piattaforme sperimentali come stimolo di nuove collaborazioni, e per facilitare l’interazione tra gli scienziati italiani che usano questo piccolo pesce teleosteo come organismo modello nella loro ricerca. La finalità è semplice e chiara: aumentare la conoscenza collettiva della ricerca zebrafish condotta in Italia. La nostra ambizione, hanno detto i promotori, è che questo meeting generi un forte sostegno al concetto di comunità zebrafish italiana, così da organizzare questi incontri periodicamente in diverse località italiane. Il keynote speaker è  il prof. Didier Stainier (MPI Bad Nauheim, D). Il meeting è patrocinato dall’Università di Padova e dalla European Society for Fish Models in Biology and Medicine (EuFishBioMed). Il Comitato organizzativo (Organizing Committee) è composto da : Francesco Argenton, Marina Mione, Marco Presta, Massimo Santoro, Paolo Sordino. Il Comitato locale (Local Organizers) da: Francesco Argenton, Natascia Tiso, Andrea Vettori.

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