Guardare all’attualità del mondo arabo a partire dall’arte: è quanto propone l’Università Ca’ Foscari Venezia, che organizza il primo convegno internazionale dedicato proprio all’arte contemporanea nel mondo arabo. Studiosi, curatori, esperti da tutto il mondo per due giorni proprio a Venezia, città simbolo delle relazioni tra oriente e occidente, per confrontarsi sui movimenti artistici, le artiste donna nell’arte internazionale, l’interazione tra arte e politica, il ruolo della Biennale e del collezionismo. Il convegno, intitolato Venice Biennale and the Arab World, nei giorni 19 e 20 ottobre nell’Aula Baratto di Ca’ Foscari. “In quest’epoca di forti ed aspri confronti, ci è sembrato che parlare esplicitamente di mondo arabo in modo diverso rispetto a quello cui ormai ci hanno abituato le cronache potesse dare un contributo ad un dialogo che sembra troppo spesso interrompersi”, hanno spiegato le ideatrici e organizzatrici del convegno, Cristina Tonghini e Roberta Marin, docenti al Dipartimento di Studi sull’Asia e l’Africa Mediterranea, che ha sostenuto anche finanziariamente l’iniziativa assieme alla Barakat Trust di Oxford. Ha contribuito anche un ex-cafoscarino, Alessandro Csillaghy, oggi vice-presidente di Banca Ifis.
L’interesse per l’arte araba è crescente in tutto il mondo, nelle istituzioni culturali, nelle università e anche tra gli studenti cafoscarini, come testimonia l’aumento di tesi dedicate alla tematica e l’adesione alle proposte di stage al padiglione degli Emirati Arabi Uniti, che con Ca’ Foscari ha attivato una convenzione. Il cambiamento si nota anche nei paesi direttamente coinvolti, come ha spiegato Cristina Tonghini: “è indubbio che il grande interesse che si è registrato nel mondo arabo per l’arte contemporanea prodotta da artisti arabi abbia messo in moto un processo straordinario che ha portato alla fondazione di musei e gallerie e alla promozione di esposizioni internazionali: Mathaf, Museum of Modern Art, Doha; i musei di prossima apertura promossi da Louvre e Guggenheim ad Abu Dhabi; la biennale di Sharja e la fiera Abu Dhabi Art, mostrano un’attenzione particolare per l’arte del mondo medio-orientale. Processo che si è anche registrato in Turchia e in Iran, con la biennale di Istanbul e l’annuale Tadaex di Teheran.

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