A Ca’ Rezzonico è esposto fino al 31 luglio il ‘Merletto di Papa Rezzonico’, una balza di rocchetto o camice, intera, che misura 55×300 cm, realizzata ad ago a Venezia, nella prima metà del secolo XVIII, con filato di lino e fondo di rete a maglie in punto cappa. Il prezioso merletto, appartenuto a Carlo Rezzonico divenuto Papa Clemente XIII nel 1758 e donato dagli eredi di Mario e Renzo Camerino alla Fondazione Andriana Marcello è esposto nel Museo del Settecento veneziano accanto al dipinto di Anton Raphael Mengs che rappresenta il pontefice con uno dei rocchetti di merletto che tanto amava indossare. Il manufatto vine poi trasferito al Museo del merletto di Burano, ed è composto – ha spiegato Doretta Davanzo Poli – “a sequenze di decori in alzata ‘a candelabra’, che si ripetono anche in orizzontale. Tecnicamente i punti utilizzati sono quelli dei merletti veneziani del primo ‘700, che imitano le creazioni della ‘neonata’ concorrenza francese (Sédan, Argentan) accostando in magica commistione sia le barrette o sbari del ‘punto Venezia’, sia la rete a maglie che caratterizzerà quello che sarà poi definito ‘punto Burano’. Gli elementi naturalistici che si dispongono scontornati a profilare la parte inferiore della balza, sono quelli orientaleggianti, che si trovano anche su merletti veneziani precedenti: fiori di peonia e di ibisco”.
L’amministrazione comunale (pres.del consiglio Damiano) ha ringraziato Chiara Squarcina e Alberto Craievich della Fondazione Musei civici veneziani (foto), la donatrice, la Fondazione Andriana Marcello e alcune ‘maestre’ dell’associazione merlettaie, ricordando l’impegno dell’ente locale nella valorizzazione del merletto ricordando il progetto di candidatura del merletto a Patrimonio immateriale dell’Unesco, che ha visto uniti in rete 16 Comuni italiani.

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