“Centomila giovani in fuga? Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi”. Si è espresso così il ministro del lavoro Poletti a proposito dei sempre più consistenti flussi di emigrazione giovanile dal nostro Paese. La dichiarazione è stata fatta in una conferenza stampa tenuta il 18 dicembre a Fano a proposito di politiche del lavoro e Jobs Act. Poletti, dopo le polemiche seguite alle sue affermazioni, ha provato a correggere il tiro, scusandosi e dicendo di essersi espresso male: “Penso, semplicemente, che non è giusto affermare che a lasciare il nostro Paese siano i migliori e che, di conseguenza, tutti gli altri che rimangono hanno meno competenze e qualità degli altri”. La sua dichiarazione ha però fatto indignare il mondo l’uscita del ministro: “È stata un’avvilente caduta di stile, in un altro Paese sarebbe stato costretto a dimettersi. La questione dei giovani che partono è conseguenza di politiche del lavoro fini a se stessei coloro che si occupano di emigrazione, e non solo” e il presidente ABM Oscar De Bona (nella foto) ha commentato: “da parte del Ministero del Lavoro dovrebbe essere invece innescata una collaborazione anche con altri dipartimenti del Ministero dello Sviluppo e con il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca. Noi siamo orgogliosi dei nostri giovani che partono per vivere un esperienza all’estero. È giusto che lo facciano, perché è motivo di crescita e di apertura, mentale e professionale. Il nostro governo dovrebbe quindi proporre delle riforme affinché tutti questi giovani abbiano anche la possibilità di scegliere in totale libertà di rientrare, per sviluppare a pieno il sistema Italia. Noi, da questo punto di vista, nel nostro piccolo stiamo già facendo qualcosa attraverso Bellunoradici.net, che tra i suoi obiettivi prioritari ha quello di mettere in dialogo imprese del nostro territorio ed enti di categoria con le tante eccellenze bellunesi residenti all’estero. Da sempre, inoltre, l’ABM collabora anche con l’Associazione I-talents, presieduta da Alessandro Rosina, docente universitario alla Cattolica di Milano, una realtà che fin dalla sua costituzione cerca di portare all’attenzione della politica italiana la questione dei giovani che lasciano il Paese”. Va ricordato che ABM ha già compiuto 50 anni di attività.

Lascia un commento