Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Puglia, Sicilia oltre che il Veneto, sono le regioni da cui sono già arrivati gli elaborati per partecipare al Premio Nazionale della Bontà di Sant’Antonio di Padova. Una partecipazione numerosa a testimonianza dell’apprezzamento di cui gode questa iniziativa che da ben 44 anni, invita gli alunni delle Scuole Primarie e Secondarie di I e II Grado ad esprimersi attraverso la narrativa, il disegno e il multimediale, su di un argomento ricco di significato e di spunti di riflessione. Il tema “Racconta a Papa Francesco quali scelte, azioni o progetti di vita vorresti intraprendere, mentre cresci ascoltando in te la voce interiore, che ti chiama al bene della tua comunità, della società e del mondo intero” è stato ispirato infatti dalle parole di Papa Francesco: «Carissimi giovani, un mondo migliore si costruisce anche grazie a voi, alla vostra voglia di cambiamento e alla vostra generosità. Non abbiate paura di ascoltare lo Spirito che vi suggerisce scelte coraggiose… ». Proprio per consentire al maggior numero possibile di Istituti di partecipare al Concorso, anche in considerazione delle imminenti Festività Pasquali, la Segreteria Organizzativa ha deciso di prorogare la data di scadenza del bando a Domenica 29 aprile. C’è ancora tempo, quindi, per inviare gli elaborati che verranno poi valutati dalla Giuria. Apprezzamento per la partecipazione delle Scuole anche dall’Assessore alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Padova Cristina Piva, che quest’anno ha sostenuto l’Arciconfraternita nella promozione della iniziativa:  «Con piacere ho accolto la proposta di rispondere all’invito giunto dal Premio Nazionale della Bontà di Sant’Antonio e, come Assessore alle Politiche Educative, di farne parte per questa 44esima Edizione. Ringrazio sin da ora i numerosi insegnanti delle scuole che hanno dato la loro adesione. Ancora una volta il tema della Bontà, come atto consapevole di scelte coraggiose e a volte controcorrente, non lascia indifferenti gli insegnanti e gli educatori che sanno quanto il Bene possa essere contagioso». «Non celebrazione di un ideale di bontà ma invito rivolto ad ogni giovane a scoprire ciò che di buono c’è in lui e nella sua vita – commenta anche don Lorenzo Celi, direttore Ufficio diocesano per l’Educazione e la Scuola della Diocesi di Padova –. Offrire spazio alla voce di chi sta crescendo, generare il desiderio di cercare e di vivere il bene, sentendosi parte di una comunità in cui ciascuno possa trovare casa: ravviso tutte queste potenzialità nel Premio Nazionale della Bontà che annualmente l’Arciconfraternita di Sant’Antonio indice, coinvolgendo studenti di tutta Italia. Mi pare quanto mai opportuno il tema scelto in questo anno in cui anche la Chiesa universale, per volere di Papa Francesco, e la nostra Chiesa diocesana si stanno ponendo in ascolto della voce dei giovani nei Sinodi loro dedicati. Anche attraverso un concorso come questo che sollecita l’intelligenza e la creatività, si può educare, partendo dal riconoscere il tanto bene che c’è nel cuore dei nostri ragazzi e aiutandoli a condividerlo». Ottima risposta da parte degli Uffici Scolastici Provinciali e Regionali che hanno colto come questa iniziativa rappresenti una concreta occasione per una riflessione sul ruolo dei giovani nella comunità, e sul compito che li attende nell’essere protagonisti del domani della Società, in un’ottica di empatia, compassione e attenzione verso il Prossimo. «Sono davvero sorpreso quest’anno – commenta a questo proposito il Priore dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio Leonardo Di Ascenzo – dalla grande quantità di uffici scolastici regionali e provinciali, e anche dai singoli istituti, che hanno voluto rilanciare il bando del Premio della Bontà. Anche una semplice ricerca sul web ci dimostra la grande attenzione che è stata rivolta alla iniziativa per cui contiamo che i numeri di partecipazione di questa 44esima edizione saranno veramente importanti e che sopravanzino quelli della scorsa edizione, per la quale arrivarono 963 opere – oltre un centinaio in più rispetto a quelle dell’anno precedente – da 15 regioni italiane e 34 province». In attesa dell’arrivo di tutti gli elaborati entro la data di scadenza del Bando – domenica 29 aprile – che saranno poi esaminati dalla Giuria del Concorso, sono in fase di formalizzazione le candidature del “Premio della Bontà 2018”, che viene assegnato, come di consueto, ad uno o più protagonisti che nella vita “adulta” abbiano reso tangibile testimonianza degli insegnamenti del Vangelo. Nelle scorse edizioni grande emozione ha suscitato la storia della vincitrice, l’infermiera di Grosseto Nadia Ferrari, che ha chiesto e ottenuto l’affido del piccolo Mario, gravemente malato dalla nascita e abbandonato in ospedale, regalandogli due anni di amore e di cure; o il gesto di solidarietà compiuto dai dipendenti della Ditta BRENTA PCM di Molvena (VI) che hanno donato ad una loro collega l’equivalente a circa dieci mesi di ferie per consentirle di rimanere vicino alla bimba malata sino alla fine. Così come il gesto dell’attaccante del Chievo Calcio Riccardo Meggiorini che con coraggio ha difeso una sconosciuta da una aggressione. Le Candidature verranno rese note nel corso del mese di aprile. Le cerimonie di consegna del Premio nazionale della Bontà di Sant’Antonio, si terranno nella serata di sabato 9 e nella mattina di domenica 10 giugno, a Padova.

 

 

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