A Treviso il percorso di presentazione e attivazione territoriale del Piano veneto di contrasto alla povertà 2018-2020. L’assessore regionale al sociale e alla sanità Manuela Lanzarin, nella sede dell’Auditorium della provincia di Treviso, in via Cal di Breda, il primo febbraio, dà il via alla costituzione del nucleo operativo e delle reti territoriali tra Comuni del territorio, istituzioni, associazioni, assistenti sociali e volontariato. L’attuazione del piano regionale prevede in via preliminare la sottoscrizione del protocollo di intesa tra tutti gli enti attuatori su metodo e interventi condivisi per superare indigenza e marginalità sociale. Il piano è presentato da Maria Carla Midena ed Elisa Casson della Direzione sociale della Regione Veneto, e da Luciano Gallo, direttore dell’unità territoriale Dolomiti e Valli Friulane ed esperto di gestione associata dei servizi. Presenti i Comuni capofila degli ambiti territoriali (corrispondenti ai territori delle ex Ulss) e i rappresentanti di Veneto Lavoro, Inps, Anci, Alleanza contro la povertà e dell’Ordine degli Assistenti sociali. “Il piano veneto di contrasto alla povertà – ha ricordato l’assessore Lanzarin – ha una dote finanziaria di 13,2 milioni di euro per il reddito di inclusione e di 1,3 milioni di euro per i senza dimora. Prevede la mappatura locale dei bisogni e delle risorse e nella messa in rete di pubblico e privato, attraverso la costituzione di nuclei operativi d’ambito (Noa) che dovranno assumere la regìa degli interventi di sostegno e contrasto alla povertà, secondo una logica integrata di presa in carico delle persone e dei nuclei familiari. Grazie alla sinergia tra politiche per la casa, interventi per l’infanzia, fondi per l’occupazione e iniziative per il recupero degli sprechi alimentari, il piano reginale potrà arrivare a mettere in movimento risorse complessive per quasi 100 milioni di euro”.

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