A cominciare dal periodo pasquale Venezia si arricchisce di una nuova conoscenza per il pubblico: è la scoperta dei “Tesori nascosti del Doge”, in palazzo Ducale. Questo può avvenire a seguito del completamento del restauro conservativo che ne ha restituito l’originale splendore decorativo, i suggestivi ambienti della Chiesetta e dell’Antichiesetta del Doge divengono dal primo aprile 2015 il fulcro di un inedito e affascinante itinerario storico-artistico. Lo si è appreso dal sito dei civici musei veneziani. Il nuovo percorso – fruibile su prenotazione e con accompagnatore qualificato – va ad aggiungersi alla già straordinaria proposta culturale della Fondazione Musei Civici di Venezia e si svolge nei luoghi riservati al doge situati nell’ala di Palazzo Ducale contigua alla Basilica. Accedendo dalla Porta della Carta, ricca di sculture e decori marmorei, si sale al Loggiato, dal quale la massima autorità della Serenissima si affacciava nelle pubbliche feste. Da qui si può avere, è detto in una nota, una visione d’insieme di tutta l’area marciana con tutti gli edifici che in epoche ei stili diversi oggi ne delimitano il perimetro. Si passa così alla Loggia Foscara, innesto rinascimentale nell’originale impianto gotico di Palazzo Ducale. Al suo interno si trovano i forzieri che conservavano i tesori di Stato. Di qui si prosegue alla Terrazza pensile e, transitando per un tratto dell’Appartamento del Doge – dove egli conduceva la sua vita privata – si sale per una ripida scala impreziosita dall’immagine di San Cristoforo di Tiziano fino alla Chiesetta e all’Antichiesetta, affrescate alla metà del XVIII secolo da Jacopo Guarana e Gerolamo e Agostino Mengozzi Colonna. In questo ambiente luminosissimo, ampliato dai tromp l’oil degli affreschi a parete, si trova la scultura della Madonna con bambino e angeli, opera di Jacopo Sansovino. Nell’Antichiesetta sono conservati i modelli di Sebastiano Ricci serviti per il mosaico del secondo arcone della Basilica con La traslazione del corpo di San Marco. In questi locali il doge adempieva alle personali pratiche religiose prima di raggiungere la contigua Sala del Senato dove l’aspettavano le cure della vita pubblica. La realizzazione del nuovo percorso è stata possibile grazie alla sinergia tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e le istituzioni come la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per Venezia e Laguna, la Direzione del Polo Museale del Veneto e il Comune di Venezia. L’intervento conservativo e l’adeguamento tecnologico del nuovo itinerario, sono stati realizzati con il finanziamento del Comitato Italiano nell’ambito del programma congiunto UNESCO – Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia e la generosità di alcuni sponsor.

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