“+Cibo –Spreco”, è lo slogan della campagna promossa da Etra per la riduzione degli sprechi alimentari; essa, informa una nota, ha consentito di recuperare e riutilizzare, da novembre 2014 a luglio 2015, 30.430 chilogrammi di cibo destinato a essere distrutto, pari ad un valore economico di circa 140.000 euro. L’iniziativa, oltre a determinare un beneficio ambientale, ha soprattutto un risvolto sociale: 7 associazioni e cooperative senza scopo di lucro beneficiano infatti in maniera continuativa delle donazioni dei supermercati aderenti al progetto. Al progetto hanno aderito 9 punti vendita del territorio della multiutility, che a regime consentiranno complessivamente il recupero annuale di 80.000 chilogrammi di alimentari, corrispondenti a circa altrettanti rifiuti evitati, pari ad un valore di oltre 320.000 euro, secondo quanto elaborato da Last Minute Market. Il dato è stimato sul numero di punti vendita attualmente aderenti, ma si deve considerare che nel secondo anno di attività è prevista l’adesione di nuove aziende. Andrea Levorato, presidente del Consiglio di gestione di Etra – ha ricordato, in una nota, che è un obiettivo che Etra persegue da anni per limitare gli sprechi, un principio che a maggior ragione si può applicare agli alimenti invenduti che possono essere ceduti gratuitamente alle realtà locali no profit. “Si tratta del primo caso in Italia in cui una società pubblica si pone come soggetto promotore e coordinatore di un progetto di questo tipo, così strutturato». «È un progetto importantissimo, specialmente nel momento storico che stiamo vivendo, – ha sostenuto Cristiano Montagner, presidente del Consiglio di sorveglianza di Etra – e la volontà è quella di espanderlo, specialmente nelle aree del territorio di Etra con potenzialità di sviluppo, come il Bassanese. Etra ha infatti avviato un circuito virtuoso, mettendo in contatto negozi e onlus e garantendo sulla serietà dell’iniziativa e che il cibo vada a buon fine». Il progetto è partito alla fine dello scorso anno per offrire un contributo migliorativo in termini sociali e ambientali ai cittadini dei 75 Comuni soci di Etra. L’azienda pubblica ha raccolto la disponibilità dei negozi di alimentari nel territorio servito, partendo dai supermercati per garantire da subito un maggior flusso di cibo. La società ha poi selezionato i beneficiari in base a vari criteri: la vicinanza al punto vendita aderente – per evitare traffico e produzione di CO2 nei trasporti –, il carattere no profit delle sue attività, il possesso di una mensa interna o comunque di attività solidali che consentano il recupero veloce e un impiego altrettanto celere dei generi alimentari. Etra si è occupata di abbinare donatori e riceventi, concordando le modalità operative e facendosi affiancare per gli aspetti tecnici da Last Minute Market srl, struttura di riferimento nazionale per la lotta allo spreco alimentare. LMM, spin-off accreditata dell’Università di Bologna, da oltre un decennio affianca enti pubblici e privati nella progettazione e gestione di progetti per il recupero di eccedenze nell’ottica della riduzione e prevenzione degli sprechi. Al progetto, cui hanno aderito da subito con entusiasmo alcuni gruppi della grande distribuzione, possono partecipare anche esercizi commerciali di dimensioni più piccole e, in futuro, aziende produttrici di cibo. Questi i protagonisti: Onlus accreditate:
– ass. Comunità Papa Giovanni XXIII – Cittadella (Pd)
– ass. Fraternità e servizio, Gruppo Polis – Teolo (Pd)
– ass.Il gruppone missionario – Camposampiero (Pd)
– ass. Sodade – Mestrino (Pd)
– cooperativa sociale Carovana – San Martino di Lupari (Pd)
– cooper. sociale Il portico – Villafranca Padovana (Pd)
– cooper. sociale San Matteo e San Luigi – Asiago (Vi)
I Punti vendita partecipanti sono:
Conad di Carmignano di Brenta, Cittadella, San Martino di Lupari
Despar di Villafranca Padovana,
Eurospar di Asiago, Camposampiero, Tombolo,
Interspar di Mestrino,
Simply Market di Fontaniva. Rossetto di San Giorgio delle Pertiche (Pd) ha comunicato di voler aderire.

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