Silvia Nicolis, presidente dell’omonimo Museo, in rappresentanza di Museimpresa inaugura la quinta tappa della mostra “50+! Il grande gioco dell’industria”. Relatori insieme a lei nomi eccellenti come: Igor Zanti, direttore dello IED Venezia e Franco Raggi architetto curatore dell’allestimento della mostra. E’ possibile raccontare, attraverso gli oggetti, l’evoluzione di un paese e le sue eccellenze industriali? La risposta è “certamente si” e lo testimonia l’autorevole mostra fotografica promossa da Museimpresa, a cura di Francesca Molteni con l’allestimento dell’arch. Franco Raggi. Arrivata alla quinta tappa di un tour nazionale, la mostra arriva a Venezia (palazzo Franchetti), in concomitanza con la Biennale. Se il tentativo di restituire un periodo o un personaggio storico attraverso una mostra ha sempre qualcosa dell’azzardo, per l’idea di raccontare la storia dell’industria italiana attraverso gli oggetti iconici dei Musei e Archivi d’impresa – dalla Vespa alla Bottiglia Campari, dalla scatola di pasta Barilla alla Valentine di Olivetti – mancano le defi­ni­zio­ni. Eppure vogliamo raccogliere la sfida, raccontando alcuni oggetti che hanno cambiato la nostra vita, la nostra cultura e – perché no – anche la storia economica del nostro paese. Una mostra di oggetti ma anche di immagini e disegni: com’è stato disegnato, raccontato, illustrato e promosso il nostro mondo industriale? I 52 oggetti sono scelti nelle collezioni dei Musei e degli archivi associati a Museimpresa, con la collaborazione dei loro curatori. Tra i Musei d’Impresa anche quelli veneti: Museo Nicolis (Verona), Poli Museo della Grappa (Vicenza), Museo del Gioiello (Vicenza), Museo della Calzatura (Padova) e Archivio Aziendale Rubelli (Venezia). La mostra si sviluppa come una grande linea del tempo, che intreccia la storia, la comunicazione, il progetto, le innovazioni tecnologiche e di prodotto che hanno fatto di quell’oggetto un’icona. Gli oggetti, moltiplicati, ingranditi o in miniatura, completano la cronologia visiva. Fra le testimonianze, anche quella del Museo Nicolis di Villafranca che sottolinea lo straordinario ruolo del motorismo italiano e del “Made in Italy” a quattroruote con la Lancia Astura Mille Miglia del 1938, un auto unica al mondo e una delle più rappresentative della collezione di auto d’epoca e anche quella che, con il suo straordinario design, ha ispirato lo spunto creativo per la realizzazione del logo del Museo.

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