Presso la Alexander Girardi Hall di Cortina d’Ampezzo (Belluno) la mostra “Ampezzo 1915-1917” fino all’11 ottobre. Gli effetti dei combattimenti sulla natura, le modificazioni del paesaggio e, soprattutto, la reazione di soldati e società civile sono i principali temi indagati nel percorso espositivo, che presenta diari originali, documenti fotografici e testimonianze materiali. Di particolare valore i reperti recuperati sulle “crodes” d’Ampezzo, al confine con quello che ora è il Trentino Alto Adige e che allora era l’estrema frontiera prima del territorio austriaco. Tra trincee, sfollamenti, attestazioni di dolore e di speranza insieme, “Ampezzo 1915-1917” dipinge i contorni di un momento molto duro per le Dolomiti, in un’epoca che sancì la fine dell’Ottocento e l’inizio del tragico Novecento. Tra il 1915 e il 1917, nel pieno del primo conflitto mondiale, le cime dolomitiche furono uno dei fronti più caldi. Tra le valli e i picchi rocciosi stazionò per lungo tempo l’esercito italiano, impegnato nell’avanzata contro le truppe dell’impero austroungarico. Per ricordare questo periodo, illuminandone la complessità e la contraddittorietà e al tempo stesso descrivendone la quotidianità, la mostra Ampezzo 1915-1917″ è in grado di illustrare quel tragico periodo.

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