“Da Tiziano a Van Dyck. Il volto del ‘500” è partita col piede giusto, cogliendo persino di sorpresa la squadra di Artika che ne cura l’organizzazione e che non si attendeva ciò che invece è accaduto: il prefigurarsi del quasi tutto esaurito per alcune settimane di gennaio. Lo conferma Daniel Buso, “regista” dell’esposizione che sarà possibile ammirare ai Carraresi di Treviso a partire dal 26 settembre fino al 3 febbraio 2019 (foto Marcadoc). “Al solo primo annuncio, con la campagna di comunicazione appena avviata, abbiamo ricevuto un numero inaspettato di chiamate da parte di persone e gruppi interessati a visitare la mostra. Naturalmente questa effervescenza non può che farci piacere. Abbiamo rilevato che, soprattutto da parte dei gruppi, le prenotazioni fioccano per l’ultima parte delle mostra, concentrandosi principalmente a partire dalle seconda metà di gennaio, settimane nelle quali si va verso il tutto esaurito per diverse giornate. Infatti, molti gruppi ed associazioni hanno già da tempo programmato le uscite per l’intero 2018 e stanno adesso mettendo a punto la prima parte del 2019. Poiché la chiusura della nostra mostra è prevista per il 3 febbraio, lo spazio che possiamo offrire è purtroppo poco. Per questo, nei prossimi giorni mi farò portavoce, con i responsabili di Casa dei Carraresi, per un prolungamento della mostra. Visto che già adesso sono veramente in molti a sollecitarcelo. Non so se la programmazione dei Carraresi lo consentirà, ma sarebbe nostro desiderio prolungare la mostra sino all’inizio di aprile, per offrire veramente a tutti la possibilità di visitarla. Con gli stessi responsabili apriremo, già dal primo di settembre, un corner all’interno della Casa dei Carraresi, dove presentare la mostra che in quella sede aprirà i battenti il successivo 26 e proporre al pubblico l’acquisto preventivo dei biglietti, usufruendo anche di uno sconto. La mostra si sviluppa lungo un percorso che dal Rinascimento conduce i visitatori al Manierismo fino a lambire i confini del Barocco. La mostra si sviluppa lungo un percorso che dal Rinascimento conduce i visitatori al Manierismo fino a lambire i confini del Barocco. Tra le 50 opere quelle di Van Dyck, Palma il Giovane, Lotto, Raffaello, Tintoretto, Tiziano, Palma il Vecchio, Zurbarán e molti altri. Un percorso che dal Rinascimento condurrà i visitatori al Manierismo fino a lambire i confini del Barocco. La suddivisione delle opere mira a mettere in risalto l’evoluzione della pittura veneta a partire dalla tradizione belliniana e dalla rivoluzione giorgionesca, per illustrare la maniera delle grandi botteghe rinascimentali e manieriste, come quelle di Tiziano e dei Bassano, fino ad arrivare alle nuove espressioni seicentesche. Curata da Ettore Merkel, la mostra illustrerà l’arte delle grandi botteghe rinascimentali e manieriste, come quelle di Tiziano e dei Bassano, fino ad arrivare alle nuove espressioni seicentesche, attraverso 50 opere provenienti dalla collezione di Giuseppe Alessandra. L’esposizione è divisa in 6 sezioni. Di Tiziano, ad esempio, è presente, fra gli altri, il Ritratto di Ottavio Farnese (1545-46), mentre nella sezione dedicata al Barocco uno spazio è riservato al Ritratto di Gentiluomo di Hans von Aachen e la Testa di Carattere di Antoon van Dyck. Info: mostre@artikaeventi.com, 0422.513150, www.artikaeventi.com; press: studio Esseci, 049.663499.

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