A Montegrotto Terme, è in corso una ricerca che coinvolge medicina e apnea: la piscina Y-40, la più profonda al mondo, ospita test scientifici per analizzare i diversi valori del sangue arterioso durante una immersione non simulata a 40 metri (foto). A raccontare come si svolge l’esperimento, c’è il prof. Gerardo Bosco, docente di Fisiologia umana al dipartimento di Medicina, di Fisiologia degli ambienti straordinari nel corso di Scienze motorie e direttore del master in Medicina subacquea e iperbarica all’università di Padova. Come ha reso noto RadioBue dell’ateneo, la ricerca coinvolge, oltre agli studenti del master, anche gli atleti volontari della piscina termale Y-40: “Ciò che caratterizza l’apnea è il tempo di sospensione volontaria del respiro: gli apneisti, solitamente, si concentrano sulla profondità massima che possono raggiungere. Il mio gruppo di ricerca – ha spiegato il prof. Bosco – utilizza i dati raccolti per favorire la salute dei bambini con difficoltà respiratorie e gli anziani“. “Conoscere per la prima volta, non in simulazione ma in un ambiente vero, – ha aggiunto  il professore – quali sono i valori emogasanalitici arteriosi di PO2 e di PCO2 senz’altro ci chiarisce degli aspetti dell’ipossia o ipossiemia tipici della medicina clinica, non solo per quanto riguarda l’invecchiamento ma anche per i pazienti critici in terapia intensiva”. La piscina Y-40 è un punto di riferimento per gli appassionati degli sport subacquei; il gruppo di ricerca ha potuto lavorare senza la presenza di turisti e clienti: “Si percepiva tanta concentrazione e un po’ di tensione perché comunque è la prima volta che vengono effettuati prelievi a quelle profondità. Mi sono trovato di fronte dei professionisti – ha concluso Gerardo Bosco -: i volontari sono stati molto disponibili, non era semplice lasciarsi inserire un ago in arteria e soprattutto effettuare un’immersione così importante in apnea”.

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