William Harvey ebbe a dare, 400 anni fa, le prime comunicazioni sulla circolazione del sangue (1616) e l’Università di Padova apre le sue porte nei giorni 6-8 ottobre a un incontro interdisciplinare sull’immagine del cuore generatore di paradigmi conoscitivi ed estetici, di schemi d’interpretazione e dispositivi emotivo-passionali nella complessità e nelle intersezioni dei saperi umani. Luogo dei lavori palazzo Moroni e palazzodel Bo. Il convegno si propone come spazio di dialogo tra studiosi diversi per competenze e linguaggi e come terreno privilegiato di contaminazioni e convergenze al fine di esplorare, in sincronia e in diacronia, il cuore – fisico, simbolico e metaforico – nei campi della medicina e della storia della medicina, della politica, della linguistica, della letteratura e della comunicazione, delle arti visive, della filosofia e dell’antropologia culturale del mondo ispanico. Si pone attenzione anche alle emozioni, ai sentimenti e alle passioni del cuore che si declinano nel lessico e nella fraseologia (paura, coraggio, felicità, speranza, misericordia, generosità, etc). Questo progetto dà continuità al convegno Entre literatura y medicina: Narrativas transatlánticas de la enfermedad (América Latina, el Caribe y España) (Universidad de Costa Rica). L’incontro di Padova si concentra sul cuore per celebrare la ricorrenza di quest’anno (1616-2016) e per mettere in luce la centralità che il cuore ha avuto nella rivoluzione scientifica condotta dall’Università di Padova. Già a partire dal XVI secolo, grazie alla sua Scuola Medica e a nomi come quelli di Vesalio, Colombo, Fabrici d’Acquapendente, Harvey e più tardi di Morgagni, Padova è il centro propulsore di idee innovative e di metodologie di ricerca sperimentale anatomica e clinica sull’organo cardiaco. Nella seconda metà del XX secolo, Padova ritorna ad avere una significativa presenza nell’ambito della ricerca cardiologica con la nascita della Scuola di Cardiologia e della Scuola di Patologia cardiovascolare. Ed è qui che, con la sua équipe, nel 1985 Vincenzo Gallucci realizza il primo trapianto di cuore in Italia. L’iniziativa è organizzata da: Dipartimento di Scienze politiche, giuridiche e studi internazionali; Studi Latinoamericani e dei Caraibi; Dipartimento di Scienze cardiologiche, toraciche e vascolari.

Lascia un commento