Trilaterale nela storica Città della Lanterna tra i governatori di Liguria, Lombardia e Veneto. E’ stato firmato un documento in 9 punti programmatici con altrettante proposte concrete per affrontare il tema migranti. Pure sottoscritta una lettera al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e alla Conferenza delle Regioni: la richiesta è che i 9 punti vengano discussi e inseriti nel documento che esprimerà la posizone delle Regioni in materia. Dunque, i presidenti Giovanni Toti, Roberto Maroni e Luca Zaia (nella foto) si sono confrontati sui temi dell’immigrazione e della sicurezza. “Con correttezza istituzionale faremo proposte al governo e alla conferenza delle regioni – ha detto il Presidente della Liguria Giovanni Toti – proposte che ritieniamo di buon senso e che derivano dall’esperienza di governo del centrodestra, che ha risolto questo problema ai tempi della primavera araba: ci auguriamo che vengano prese in considerazione con la serietà con cui le facciamo. Poi continueremo: è la prova che il centrodestra, che ha già vinto in Liguria dopo i buoni esempi di Lombardia e Veneto, rappresenta una credibile alternativa di Governo e ha proposte da portare subito al paese”. Ecco quel che ha detto il presidente della Lombardia. “Ci sono tante soluzioni possibili che questo governo non adotta per scelte politiche che noi contestiamo per questo motivo abbiamo deciso l’incontro a Genova, il primo di una serie di incontri di collaborazione tra le tre regioni. Inizia un percorso che ci porterà lontano. Non si tratta solo di guida istituzionale e maggioranza politica: abbiamo in comune un modo di vedere le cose che condividiamo sul tema dell’immigrazione e su tanti altri temi che saranno oggetto degli incontri delle prossime settimane, a cominciare dal 16 mattina, a Pontida”. Per il presidente del Veneto Luca Zaia: “diciamo al Governo che le soluzioni ci sono, non siamo abituati ad abbaiare alla luna. Chiuderemo il 2016 con il triste bilancio di 300.000 arrivi, due terzi dei quali non sono profughi, non scappano dalla morte e dalla fame. Non vogliamo diventare tour operator dell’intera Africa. Quando due immigrati su tre non sono profughi significa che come paese stiamo lanciando un messaggio preciso: venite in Italia, non c’è nessun problema. Cosa che in altri paesi del mediterraneo non accade. Buona integrazione e ospitalità? Parla un veneto che ha accolto 517.000 migranti, circa l’11% della popolazione veneta. Persone che si sono integrate e hanno un progetto di vita. Non vogliamo avere nulla a che fare con chi viene da noi ma non vuole lavorare e non rispetta le regole. Se guardiamo la cartina geografica dell’Europa vediamo che è piena di muri, di frontiere chiuse, da Calais alla Macedonia alla Bulgaria e a tutta l’area dei Balcani: è un’Europa che non ci piace, non esiste più. Quando Ventimiglia ha avuto l’emergenza ha perso Schengen, dalla mattina alla sera”, ha concluso Zaia.

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