La Lav, Lega antivivisezione, si è concentrata su Treviso, capitale italiana degli allevamenti di conigli (1,3 milioni nella Marca sui 30 in tutta Italia) per lanciare la sua campagna nazionale contro gli allevamenti e per abolire il consumo di carne dei conigli. Per la parte sanitaria essa aumenta l’acido urico; la Lav ha proposto pubblicamente l’«inviolabilità» di cani e gatti. In piazza Borsa, la Lav ha documentato ai trevigiani i maltrattamenti dei conigli negli allevamenti, con appositi tablet video ed ha dato vita ad una raccolta di firme per sostenere la legge che vuol vietare almeno per un anno il consumo di carne di coniglio. Roberto Bennati, vicepresidente nazionale della Lav, ha sostenuto, riferisce la Tribuna, che «è il terzo animale domestico nelle case degli ,italiani, la sensibilità verso questo animale sta cambiando, è sempre più vissuto come animale da compagnia, che non va mangiato», ha aggiunto Bennati, «a Treviso poi abbiamo scoperto almeno una decina di persona che ne hanno in casa da anni. E lo diciamo dopo il nostro reportage negli allevamenti, che ha documentato terribili condizioni di vita dei conigli, dovuta anche all’assenza di una disciplina di legge in materia, per cui le aziende fanno un po’ quello che vogliono. E ancora, abbiamo prove del diffuso abuso di farmaci per curare i conigli da ferite e malattie: e sono molecole e sostanze che inevitabilmente finiscono nella catena alimentare». La Lav ha ricordato che i supermercati svizzeri hanno già fermato l’importazione dei consigli italiani.

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