Il percorso è iniziato e se saran rose..! Beniamino Anselmi, presidente di Veneto Banca, con sede generale a Montebelluna (Treviso), ha parlato di un avvicinamento con la Popolare di Vicenza; si tratterebbe di un percorso che potrebbe portare a una fusione, come detto da Anselmi (nella foto di MF). Stando a notizie attinte da MF-Dowjones, è probabile che ci vorrano due mesi per stilare due piani di azione sinergici, per poter arrivare (semmai) ad una concretizzazione nel primo trimestre 2017. Come è risaputo, la Bce spinge sulla questione delle fusioni bancarie. Sullo sfondo resta la questione del taglio dei costi sul fronte dell’occupazione. E’ da ricordare che il presidente della Popolare vicentina, Gianni Mion, ha annunciato giorni fa esuberi per 1.300-1.500 unità, e questo in tempi brevi. Va detto, che questo primo contatto con i due vertici delle banche è avvenuto nela sede dello studio Orrick Herrington & Sutcliffe, dove si è tenuto un incontro a cui hanno partecipato, oltre ad Anselmi, anche l’ad, Cristiano Carrus, il vice presidente della Popolare di Vicenza, Salvatore Bragantini, l’advisor Boston Consulting Group e alcuni rappresentanti di Quaestio Srg che – tramite il fondo Atlante – è socio di maggioranza delle due banche. L’ad della Popolare di Vicenza, Francesco Iorio, era collegato via telefono. Secondo quanto trasmesso da MF, Anselmi ha detto che “l’incontro è andato molto bene. Noi siamo disponibilissimi a qualsiasi cosa, siamo laici e aperti a tutto, ma ancora non abbiamo deciso nulla”. Ha voluto confermare il percorso di avvicinamento dei due istituti il vice presidente della Popolare di Vicenza, Salvatore Bragantini. Il percorso “è assodato. Non smentirò mai Anselmi. Ha detto bene”. Poi, nessun altro elemento aggiuntivo. L’incontro è avvenuto a Milano nella sede di Orrik (è durato 2 ore).

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