Quest’anno la Regione ha messo a disposizione delle famiglie un pacchetto di misure diversificate, dal bonus bebè alle reti di solidarietà, dagli sportelli famiglia ai contributi per la locazione, per un valore complessivo di 5 milioni di euro, ora palazzo Balbi, sede della Giunta veneta (nella foto), ha destinato 400 mila euro per aiutare i genitori separati, divorziati o vedovi con figli a sostenere le spese per l’alloggio. Dal 17 ottobre è attiva la procedura informatica con la quale i Comuni attivano l’accesso al bando per i nuclei monoparentali. Sono i Comuni, infatti, i primi ‘sportelli’ di accesso e valutazione per usufruire del contributo regionale. Il bando si rivolge alle famiglie monogenitoriali residenti in Veneto, con uno o più figli, con reddito Isee non superiore ai 13 mila euro. Saranno criteri preferenziali nella concessione del contributo il numero di figli, l’eventuale presenza di un figlio disabile e situazioni di disoccupazione o di lavoro precario. Il contributo, che sarà concesso in un’unica tranche, potrà arrivare sino ai 400 euro annui. “Con questa misura offriamo un aiuto concreto alle famiglie – ha detto l’assessore al sociale Manuela Lanzarin – in particolare a quelle più in difficoltà, rappresentate oggi dai genitori con figli a carico, rimasti soli a seguito di separazione, divorzio o decesso del coniuge. Accade sempre più spesso che i genitori rimasti soli non siano nelle condizioni di proseguire una esistenza dignitosa, di svolgere il loro ruolo genitoriale e di garantirsi un’autonomia abitativa”. E’ stato ricordato inoltre che dal 2012 la Regione Veneto, grazie ad una iniziativa consiliare promossa dall’attuale partito di maggioranza, si è dotata di una legge specifica a sostegno dei nuclei monogenitoriali – ha aggiunto l’assessore – Il contributo, rifinanziato ogni anno nonostante le crescenti ristrettezze economiche di budget, è uno degli ‘asset’ importanti delle politiche regionali di promozione e sostegno alla funzione genitoriale.

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