Grandi interpreti, un vasto e affezionato pubblico e luoghi indimenticabili per un festival musicale internazionale che nel 2017 giunge alla XIX edizione. Il festival musicale internazionale “Nei suoni dei luoghi” nasce nel 1999 con l’intento di diffondere la musica di qualità nelle sue molteplici forme, dalla musica da camera al jazz, dalle arie d’opera alla musica etnica a quella corale, e di favorire, in conformità agli indirizzi dell’Unione Europea, l’accesso alla cultura a tutte le fasce di popolazione. Realizzato sotto la regia dell’Associazione Progetto Musica e grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, delle Banche di Credito Cooperativo del FVG e con il sostegno di molte Amministrazioni comunali della regione, della Fondazione CRTrieste e della Fondazione Friuli. Un’occasione per condividere esperienze, per conoscere più a fondo la musica, per incontrare i talenti migliori del nordest italiano, dell’Austria e dei Balcani, giovani usciti dalle migliori scuole di alta formazione musicale di quest’area geografica, selezionati con continue audizioni. Una formula sperimentata che concilia la cultura con lo svago e che lega molti comuni delle provincie di Udine, Gorizia, Pordenone, Trieste oltre che del Veneto e della Slovenia, attorno ad un progetto coerente in grado di far dialogare la bellezza materiale dei luoghi con la più immateriale delle arti. Nei Suoni dei Luoghi dal 13 luglio al 29 dicembre, toccherà tutte e quattro le province del Friuli Venezia Giulia, con la partecipazione di 30 Comuni (dei quali uno in Veneto e due in Slovenia) che hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa con capofila il Comune di Udine. Oltre 170 gli artisti provenienti da 12 Paesi che si alterneranno sul palco del Festival. “Il valore che la Regione Friuli Venezia Giulia ha riconosciuto al Festival Nei suoni dei luoghi quest’anno – sottolinea Loris Celetto, Direttore generale dell’Associazione Progetto Musica – è particolarmente significativo dal momento che la realizzazione del Festival è stata finanziata, nell’ambito del bando per il sostegno delle rassegne musicali di interesse regionale, per i prossimi tre anni, impegnandoci in una programmazione di medio termine a più ampio respiro che confidiamo possa raggiungere risultati significativi già a partire da questa edizione». Oltre alle collaudate collaborazioni con la Fondazione musicale Santa Cecilia di Portogruaro e la Fondazione Bon e con le Accademie dell’Est Europa, il Festival rinnova quest’anno la collaborazione con Piano Fvg e con l’E.R.T. – Ente Regionale Teatrale del Fvg, insieme al quale è stato organizzato il concerto che porterà a Latisana, il 2 dicembre, il Trio di Parma, con un programma tutto beethoveniano. Rinnovata anche la collaborazione con l’Istituto Rittmeyer per i Ciechi di Trieste insieme al quale verrà riproposta l’esperienza a tutto tondo del “Concerto al Buio” che quest’anno si sdoppia con due date in calendario. Un’esperienza che ha lo scopo di calare le persone vedenti nell’atmosfera e nell’ambiente in cui vivono quelle che non hanno la possibilità di vedere riaccendersi le luci alla fine dell’esibizione. (odm)

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