Volare a bassa quota, per gli elicotteri del soccorso, ha i suoi vantaggi: per esempio riduce la possibilità che sulle pale si formi del ghiaccio, molto pericoloso, durante la stagione più fredda. Presenta però anche dei rischi, soprattutto in caso di poca o nulla visibilità. In questi casi, per evitare di rinunciare alla missione o di correre rischi molto alti, con le conseguenze che in entrambi i casi si possono immaginare, è fondamentale poter volare con l’aiuto della strumentazione di bordo, seguendo “strade” dei cieli che siano sicure e libere. Oggi lo si può fare utilizzando i segnali che agli apparecchi giungono dalla rete satellitare. E’ questo la linea operativa di un progetto, a cui collabora anche il Nucleo Elicotteri del Corpo Permanente dei Vigili del Fuoco di Trento, che si sta concretizzando. Si è cominciato con la rotta tra Trento e Cles ma si pensa di procedere certificando rotte sicure a bassa quota verso tutte le valli trentine. In questo modo si potrà volare e prestare soccorso in condizioni meteorologiche peggiori rispetto a quelle considerate accettabili fino ad ora. Intanto, già portato a termine con successo il volo di validazione delle nuove procedure strumentali a bassa quota, del tipo che in gergo specialistico vengono chiamate “Performance Based Navigation” e che utilizzano il sistema satellitare europeo Egnos. Riguardano la tratta di collegamento tra l’aeroporto Caproni di Trento e l’elisuperficie di Cles. Le rotte sono chiamate “Pins – Point in the Space”; c’è stato un intenso lavoro, durato circa un anno, coordinato dall’Aeroporto G. Caproni in collaborazione con Nucleo Elicotteri, Enac, Enav, Pildo (azienda spagnola che ha sviluppato un sistema dedicato alla registrazione delle performance di volo dei sistemi che utilizzano la rete di satelliti Egnos) e Leonardo divisione elicotteri. Il progetto ha una dimensione europea ed è finanziato al 60% dalla Global Navigation Satellite Systems Agency. Anche i due elicotteri AW139 della flotta provinciale, dedicati al soccorso e al trasporto sanitario, sono stati aggiornati nel sistema operativo e nell’hardware – similmente a come si fa con i personal computer – per renderli adatti alle nuove procedure di volo.

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