“In Consiglio regionale apriremo (tra 24 ore) la procedura per avviare in tempi rapidi la trattativa col Governo – ha detto il presidente Roberto Maroni -, faremo una risoluzione di Consiglio regionale, per la quale dò tempo due settimane, poi faremo una squadra, con il Cal e gli stakeholder, che voglio rappresenti la Regione Lombardia, da cui voglio restino fuori la politica e le strumentalizzazioni”. Il presidente della Lombardia ha colto l’occasione per dare delle precisazioni sull’esito del referendum di domenica 22 ottobre: “Oltre 3 milioni di Lombardi sono andati al voto, un risultato oltre le mie aspettative, di cui sono molto soddisfatto. In Lombardia non c’era il quorum, ma se tre milioni di Lombardi sono andati al voto, vuol dire che il tema dell’autonomia è straordinariamente importante e io mi sento l’incarico di questa responsabilità”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, in conferenza stampa. “Siamo al 99,5 per cento delle voting machine – ha spiegato -, ne mancano 122 su 24.336, che corrispondono a circa 10 Comuni su 1.523: il voto elettronico, testato per la prima volta, ha funzionato ed è il futuro delle elezioni, perché durante tutte le operazioni di voto non ci sono stati problemi. L’unico problema è sorto dopo la fine delle operazioni di voto per un numero ridotto di voting machine”. Il presidente Maroni ha aggiunto: “Ciò che ci impedisce di dare il dato totale sono due criticità sorte alla fine di tutta la procedura – ha precisato -: le abbiamo individuate e attiveremo per la prossima volta tutte le procedure necessarie per evitare che si ripetano. Le due criticità sono, da un lato, il fattore umano: in alcuni seggi, il presidente ha digitato su più voting machine lo stesso pin, questo ha reso impossibile leggere i dati di più di una voting machine con lo stesso pin. La seconda criticità è legata a un fatto tecnico: alcune voting machine hanno cominciato le operazioni in modalità test anziché in modalità voto. Il voto è stato comunque regolare e registrato, ma ha reso necessario un caricamento manuale. Sono criticità minori, a fronte di una procedura complessa. Voglio ringraziare comunque tutti i presidenti di seggio, anche quelli che hanno sbagliato in tutta onestà, perché, senza la loro collaborazione, non avremmo potuto realizzare questo grande test”. “È stata una lunga notte di passione – ha commentato -, ma il sistema ha funzionato e lo proporremo per le prossime elezioni, cominciando già da quelle della prossima primavera”.

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