La scrittrice Simona Vinci (nella foto) si è aggiudicata il premio Campiello con il romanzo “La prima verità” (Einaudi), che ha ottenuto 79 voti sui 280 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi. Simona Vinci ha vinto la 54/ma edizione del Premio letterario sostenuto fin dalla sua edizione dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto. Il libro vincitore, annunciato sul palco del teatro La Fenice di Venezia, ha ottenuto 79 voti sui 280 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi. Il riconoscimento è stato a sopresa: il romanzo narra una storia difficile sulla repressione della follia ed è stata ambientata nell’siola-manicominio di Leros (Grecia), a partire dagli anni cinquanta e sfruttata dagli oppositori del regime dei colonnelli, dal sessanta al settanta. “In altri tempi sarei finita io stessa in manicomio, per fortuna che a salvarmi sono stati 7 anni di analisi”, ha detto ed ha poi aggiunto: “sono molto felice, è la terza volta che partecipo al Campiello e l’emozione è ancora più grande. A questo libro ho dedicato molti anni e ci credevo molto”. Al secondo posto si è classificato Elisabetta Rasy, Le regole del fuoco (Rizzoli) con 64 voti, al terzo Andrea Tarabbia, Il giardino delle mosche (Ponte alle Grazie), con 62 voti, al quarto Luca Doninelli, Le cose semplici (Bompiani), con 41 voti, al quinto Alessandro Bertante con Gli ultimi ragazzi del secolo (Giunti), 34 voti. La Giuria dei Trecento Lettori Anonimi della 54^ edizione del Premio Campiello era così composta: 53,7% donne e 46,3% maschi, 20 casalinghe, 50 imprenditori, 101 lavoratori dipendenti, 71 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 30 pensionati, 15 studenti. Tra i personaggi famosi: i conduttori televisivi Federico Basso e Luca Bizzari, il giornalista Oscar Giannino, e l’attore Alessandro Haber. Durante la cerimonia premiati per l’economia il giornalista Dario De Vico e alla carriera lo scrittore Ferdinando Camon.

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