Ottanta opere del dopoguerra si sono aggiunte alle collezioni della Fondazione Solomon R. Guggenheim, un lascito di Hannelore B. Schulhof (1922–2012), che collezionò le opere insieme al marito Rudolph B. Schulhof (1912–1999). La mostra – 26 gennaio/ 8 marzo, sarà l’occasione per vedere la Collezione Schulhof quasi nel suo complesso, con le opere esposte e allestite sulla base degli sviluppi formali del periodo. Sarà così possibile seguire i passaggi tra i movimenti e gli stili che si sviluppano a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale fino agli anni ’80 del Novecento. L’immaginario astratto, inteso come ricerca sul colore, sulla forma e sullo spazio e le loro interrelazioni, caratterizza il dopoguerra e diviene il caposaldo della Collezione. La mostra intende celebrare come la Collezione Schulhof, nell’attraversare gli oceani e le culture, rifletta la polifonia delle molteplici tendenze artistiche del dopoguerra, soffermandosi al contempo sulla storia e sulla visione del collezionismo dei coniugi Schulhof. Foto: Joan Mitchell Composizione, 1962, Olio su tela, 146,1 x 114,3 Fondazione Solomon R. Guggenheim, Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, lascito Hannelore B. Schulhof, 2012. A cura di Catherine Craft – Organizzata dal Nasher Sculpture Center, Dallas 13 aprile – 2 settembre 2019. La mostra propone una lettura suggestiva e a lungo attesa della produzione artistica dell’artista franco-tedesco Jean (Hans) Arp (1886–1966), il cui approccio sperimentale alla creazione e il ripensamento radicale delle forme d’arte tradizionali lo resero uno degli artisti più influenti del Novecento. Nel corso di una carriera durata oltre sei decenni, Arp produsse un corpus di lavori di grande impatto in materiali e formati molteplici. Arp fu tra i fondatori del movimento Dada e pioniere dell’astrazione, sviluppò un vocabolario di forme organiche che si muovono fluidamente tra l’astrazione e la rappresentazione, e divenne rapidamente un punto di riferimento per diverse generazioni di artisti. La mostra è organizzata dal Nasher Sculpture Center di Dallas, prima sede espositiva della mostra. ( photo Matteo de Fina).

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