Tre giornate di lavoro dei rappresentanti delle associazioni venete e delle federazioni e dei comitati dei veneti all’estero (presenti in una ventina di Paesi di 5 continenti) e i rappresentanti del coordinamento dei giovani oriundi hanno incontrato il presidente della Giunta regionale, gli assessori ai flussi migratori, all’agricoltura e alla formazione, il presidente del Consiglio regionale, il presidente della commissione Attività produttive e i capigruppo consiliari, hanno analizzato il piano triennale e il programma annuale degli interventi regionali per i veneti nel mondo e si sono confrontati con i rappresentanti del mondo economico veneto, mettendo in comune esperienze, testimonianze, libri e film sull’emigrazione veneta. “E’ stato un confronto che ha dato voce all’’altro Veneto’, quello che vive all’estero – ha spiegato l’assessore ai flussi migratori – e che in termini demografici ‘pesa’ tanto quanto i residenti nella regione. Ci siamo confrontati con la quinta generazione degli emigranti, i giovani. E da loro accogliamo con interesse e favore la proposta di creare una piattaforma web per mettere in dialogo scambi culturali, esperienze imprenditoriali e culturali, proposte di mobilità e di formazione internazionale, iniziative di ‘andata’ e di ‘ritorno’ dei cosiddetti ‘cervelli’. La rete dell’associazionismo dei veneti nel mondo, come hanno sottolineato gli stessi rappresentanti delle categorie economiche, rappresenta una eccezionale opportunità per la formazione, il turismo, le imprese, i giovani, ma anche per progetti sociali, la cittadinanza attiva, il volontariato”. “Questi tre giorni di confronto hanno dato voce all’’altro Veneto’, quello che vive all’estero – ha evidenziato l’assessore ai Flussi migratori – e che in termini demografici ‘pesa’ tanto quanto i residenti nella regione. Ci siamo confrontati con la quinta generazione degli emigranti, i giovani. E da loro accogliamo con interesse e favore la proposta di creare una piattaforma web per mettere in dialogo scambi culturali, esperienze imprenditoriali e culturali, proposte di mobilità e di formazione internazionale, iniziative di ‘andata’ e di ‘ritorno’ dei cosiddetti ‘cervelli’. La rete dell’associazionismo dei veneti nel mondo, come è stato sottolineato, rappresenta una eccezionale opportunità per la formazione, il turismo, le imprese, i giovani, ma anche per progetti sociali, la cittadinanza attiva, il volontariato”. Percorsi e sostegni per il rientro dei ‘cervelli’ emigrati all’estero, nuovi ‘ponti’ per intensificare i rapporti tra veneti e ‘veneti fuori dal Veneto’, valorizzando i canali di comunicazione ‘social’: sono le principali proposte del documento finale approvato dalla Consulta dei veneti nel mondo e dal Coordinamento dei giovani veneti oriundi, al termine dei tre giorni di ‘convention'(nella foto i partecipanti ai lavori). Dunque, Consulta e giovani hanno ribadito l’attenzione a conservare e promuovere la conoscenza della lingua e della cultura veneta nel mondo, hanno proposto di istituire ‘pacchetti esperienziali’ (come gli smart box) per far conoscere tradizioni, sapori, luoghi ed esperienze della cultura veneta e dei paesi di ‘approdo’ degli emigranti veneti, e suggerito di valorizzare la ‘mappa’ delle comunità venete anche a servizio della mobilità universitaria, facendo ricorso anche alla leva potenziale dei finanziamenti europei. Il prossimo appuntamento per Consulta e coordinamento dei giovani veneti nel mondo è stato previsto per il 2017 nello stato brasiliano di Santa Catarina, in concomitanza con l’anniversario dei 140 anni dall’arrivo dei primi emigranti veneti.

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