La facoltà di filosofia dell’universita’ di Sarajevo ha inaugurato il primo Convegno di Romanistica, in collaborazione con l’universita’ di Trieste. La lingua italiana viene insegnata a Sarajevo dagli anni Cinquanta; oggi e’ attivo un corso di laurea magistrale in lingua e letteratura italiana, con circa un centinaio di iscritti. Con il sostegno del Governo italiano –  che, su iniziativa del sottosegretario agli esteri Mario Giro, ha organizzato dal 24 al 26 giugno, dopo otto anni, la Conferenza dei Direttori degli Istituti italiani di Cultura per rafforzarne il ruolo nel mondo, in collaborazione con l’università per gli stranieri di Perugia – la lingua italiana viene insegnata in Bosnia Erzegovina anche presso l’ università di Mostar ed il Conservatorio di Tuzla. “Sono in crescita gli giovani bosniaci che scelgono, tra le lingue europee, di imparare l’italiano e di svolgere un periodo di studio in Italia. La conoscenza della lingua offre loro un futuro di maggiori opportunita’ in Europa. Per incoraggiare questo interesse il Governo italiano ha promosso il Convegno Internazionale di Italianistica di Banja Luka e anche il Convegno di Romanistica dell’universita’ di Sarajevo. E’ quanto ha ricordato l’ambasciatore d’Italia Ruggero Corrias in occasione dell’apertura del VII Convegno Internazionale di Italianistica, organizzato dal Dipartimento di Lingua e Letteratura Italiana e Serba dell’Università di Banja Luka e dall’Associazione degli Italianisti nei Balcani. Il Convegno, intitolato “La capsula del tempo” e dedicato alla storia della lingua e della letteratura italiana ed al loro insegnamento, vede anche quest’anno la partecipazione di studenti, docenti ed esperti del settore provenienti dall’ Europa e dai Balcani. Il Dipartimento di Lingua e Letteratura Italiana e Serba di Banja Luka, guidato dal Console Onorario d’Italia Danilo Capasso, e’ attivo da dodici anni e conta oggi piu’ di 200 iscritti al corso di laurea ed ulteriori 170 ai corsi di italiano.

 

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