I Presidenti di Regione Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), Attilio Fontana (Lombardia) e Luca Zaia (Veneto) hano inviato una lettera al premier Giuseppe Conte sollecitando “tempi rapidi e certi, per arrivare alla redazione dei conseguenti Disegni di legge sui quali sarà chiamato ad esprimersi il Parlamento”. Una richiesta, quella dell’Autonomia che, per quanto riguarda la Lombardia e il Veneto, è stata anche suffragata dall’esito del referendum del 22 ottobre 2017 attraverso il quale i cittadini hanno espresso una volontà inequivocabile. Nella lettera, si sottolinea come “il percorso intrapreso rappresenti un’opportunità importantissima non solo per i rispettivi territori, ma per l’intero Paese”, con una logica finalizzata “a riordinare e semplificare – prosegue la missiva – il funzionamento delle istituzioni, ammodernare il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione, ridurre i tempi di risposta alle esigenze delle imprese, contenere gli oneri di funzionamento macchina pubblica. Ciascuna delle nostre Regioni – scrivono ancora Bonaccini, Fontana e Zaia nelle rispettive missive – nei limiti fissati dalla Costituzione, ha ricercato quelle peculiari forme di autonomia ritenute le più e confacenti ai bisogni e alle caratteristiche specifiche del proprio territorio, del proprio tessuto sociale, degli obiettivi condivisi dalle rispettive comunità”. Ecco allra il rinnovato appello al presidente Conte affinché, anche sulla base “del positivo lavoro del Dipartimento per gli affari regionali che – hanno spiegato, con una nota, i tre Presidenti delle tre Regioni – in coerenza con il Programma di governo da Lei presentato alle Camere, ha attivato le opportune sedi di confronto e approfondimento tecnico-politico anche con i diversi Ministeri interessati, si possa addivenire finalmente alla sottoscrizione delle rispettive Intese”. (nella fotod’arch. tavoolo autonomia a Bologna).

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