Avvio del Tavolo a Gorizia, chiamato ad affrontare il superamento del carbone per la Centrale termoelettrica di Monfalcone.  L’incontro ha segnato la svolta nelle politiche della Centrale termoelettrica. I rappresentanti di A2A hanno illustrato il progetto di riassesto societario del gruppo: la Centrale di Monfalcone è entrata a far parte di una nuova società, chiamata Energie Future, partecipata al 100 per cento da A2A. Come è stato precisato dai reponsabili di A2A è iniziato un processo che prevede la graduale decarbonizzazione della Centrale di Monfalcone, in linea con le previsioni del Piano energetico regionale e con la politica di sostenibilità del Gruppo”. Il processo di riconversione industriale prevede la creazione di un polo energetico integrato, basato su energie rinnovabili, con l’impiego di tecnologie all’avanguardia. Tale processo non inciderà sulla forza lavoro, in quanto i progetti dovranno essere orientati e cadenzati anche a garanzia degli attuali livelli occupazionali. I responsabili di A2A hanno precisato che Energie Future è tutt’altro che “una bad company, ma è una società che vuole investire nella green economy  a Monfalcone, nell’ambito di un processo di decarbonizzazione. “L’incontro segna una svolta fondamentale nella vicenda sul futuro della Centrale termoelettrica di Monfalcone, verso scenari green  e sostenibili. Dobbiamo questo primo importantissimo risultato alla fermezza nella posizione di Regione, Provincia e Comune e all’approvazione del Piano energetico regionale”. Così l’assessore regionale all’Ambiente e all’Energia del Friuli Venezia Giulia Sara Vito, al termine della riunione. Oltre all’esponente della Regione FVG, ai lavori hanno partecipato il presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta, il sindaco di Monfalcone Silvia Altran e per l’A2A il direttore del reparto Ingegneria Giuseppe Monteforte e il responsabile per i Rapporti istituzionali locali Roberto Corona. Il Tavolo sarà integrato con la partecipazione delle organizzazioni sindacali, quando saranno affrontati i temi occupazionali. Il processo di riconversione industriale prevede la creazione di un polo energetico integrato, basato su energie rinnovabili, con l’impiego di tecnologie all’avanguardia. Tale processo non inciderà sulla forza lavoro, in quanto i progetti dovranno essere orientati e cadenzati anche a garanzia degli attuali livelli occupazionali. I rappresentanti delle Istituzioni locali vedono nel dichiarato intento di eliminare il carbone il risultato della fermezza e compattezza tenuta dagli Enti, apprezzando l’impegno che l’Azienda sta portando avanti, manifestando la volontà di qualificarsi sempre più quale partner strategico del territorio.

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