la barbabietola da zucchero ha uno stabiliemnto in Veneto di lavorazione: è a Campolongo

“Il settore bieticolo ha resistito alla crisi, ora gli operatori agricoli meritano più che una possibilità che deve nascere da adeguati accordi di filiera che valorizzino lo zucchero italiano coinvolgendo le industrie alimentari e la grande distribuzione veneta”. E’ quanto sostiene Coldiretti Veneto presente nello zuccherificio di Pontelongo (Padova) dove Coprob-Italia Zuccheri ha riunito i produttori per un confronto sull’annata agraria. “Così come riportato in un documento – ha detto Carlo Salvan, vice presidente regionale che è intervenuto durante i lavori a cui ha assistito dalla platea anche Massimo Bressan di Coldiretti Padova – la filiera agricola veneta deve essere al centro del programma politico della nuova legislatura per dare slancio a un settore che rappresenta l’identità di un territorio. Proprio la bieticoltura può diventare il banco di prova di un patto identitario fatto di imprese sane che garantiscono un’occupazione crescente con modelli di sviluppo ecosostenibili. Incoraggiando contratti tra produttori, trasformatori e distributori – ha continuato Salvan – si creano i presupposti per un’equa divisione del valore aggiunto a beneficio dell’ambiente, degli imprenditori agricoli e dei consumatori. Dare continuità al comparto saccarifero nostrano – ha concluso Salvan – è un impegno di responsabilità sociale, ambientale ed economica. Poter acquistare lo zucchero 100% italiano nei banchi dei supermercati significa sostenere un patrimonio agroalimentare di alta qualità, promuovere il Made in Italy e mantenere una coltura che sta dando risultati concreti grazie alle capacità di migliaia di agricoltori. Proprio per questo il Veneto può lanciare per primo la sfida, da regione protagonista, del rilancio di una produzione di origine certa e di provenienza locale” (ph arch.).

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