Un disegno di legge contenente modifiche e integrazioni alle norme sul funzionamento dell’Istituto Regionale per le Ville Venete (IRVV) da parte della Regione. “Le modifiche alla legge del 1979 – ha spiegato l’assessore alla cultura – si sono rese necessarie principalmente per implementare e ridefinire le funzioni dell’Istituto, attribuendo allo stesso un ruolo più incisivo nell’ambito delle politiche culturali regionali, ridisegnandone la relazione con il territorio e i suoi interlocutori, siano essi enti, soggetti proprietari, associazioni, utenti, etc., anche quale ente ‘facilitatore’, tenendo conto delle istanze provenienti proprio dai rappresentanti dei proprietari delle Ville di provvedere a una semplificazione delle procedure finalizzate alla salvaguardia e alla valorizzazione di questo grandissimo patrimonio culturale. Inoltre, si era manifestata l’esigenza imprescindibile di una disciplina dell’Istituto conforme al principio di razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica, nonché al principio di semplificazione amministrativa”. In una nota e’ detto che la proposta di modifica normativa si colloca nell’ambito del processo di riordino e razionalizzazione degli enti strumentali della Regione avviato dalla Giunta regionale nel 2011. “Le Ville Venete – ha aggiunto l’assessore – costituiscono un inestimabile patrimonio storico e artistico che conta ben 4.243 edifici, dei quali 3.807 in Veneto e 436 in Friuli Venezia Giulia”. Nel Veneto circa l’86% delle Ville è di proprietà privata, circa il 9% di proprietà pubblica e circa il 5% di proprietà ecclesiastica; nel Friuli Venezia Giulia circa l’81% delle Ville è di proprietà privata, circa il 12% di proprietà pubblica, circa il 5% di proprietà ecclesiastica ed il restante 2% di proprietà mista. Il disegno di legge, sul quale la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia ha già espresso parere positivo, passa all’esame del Consiglio Regionale del Veneto. (foto villa veneta arch.).

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