Festaggiato il Natale, per molti è inziata la breve vacanza sulla neve per Capodanno: o a Cortina o ad Asiago, le due note località turistiche della montagna veneta. Il cenone sarà sicuramente a base di piatti tipici, di buon augurio per chiudere in bellezza il 2018 e iniziare allegramente il Nuovo Anno. Non mancheranno lo zampone o il cotechino e soprattutto le lenticchie, cibo portafortuna come il peperoncino, ma non solo. Riso per evocare gioia, bieta e cavoli dal colore verde come i dollari, frutta secca bene augurante e poi uva, simbolo di abbondanza e melagrana, a sua volta simbolo di fertilità e ricchezza. Per finire mandarini, anche questi portafortuna (si regalano tradizionalmente in Cina per il locale Capodanno). Il primo gennaio, dopo i bagordi di S.Silvi torteestro, la tradizione chiama cibi come le ostriche e salmone, i tortellini in brodo, vitello tonnato o arista di maiale,per chiudere con ananas, depurativo e digestivo, fichi secchi e datteri e poi torrone, torte della nonna o a scelta pandoro e panettone. Si stima che saranno dieci milioni gli italiani che passeranno il Capodanno fuori casa. Capitali europee e mète estere esotiche sono molto gettonate, ma anche le piste da sci nostrane vedranno la presenza di molti vacanzieri. Lontano dai ritmi della città, le Feste acquistano una diversa dimensione. Soprattutto a Cortina, con la sua particolare magia tra le piste da sci e i panorami mozzafiato (foto d’arch.). Sarà un Capodanno speciale al Rifugio Faloria, a oltre duemila metri circondati dalle vette, con tante prelibatezze in menu e poi tutti con il naso all’insù per lo spettacolo pirotecnico. Capodanno in quota anche al Rifugio Averau, inserito dal Sunday Times tra i migliori dieci ristoranti di montagna delle Alpi. E il 4 gennaio grande Concerto dell’Epifania con I virtuosi del Teatro alla Scala di Milano. Nella ski area di San Vito di Cadore, durante le Feste i bambini possono trovare tante idee per divertirsi insieme, tra animazione, truccabimbi, gare e giochi organizzati per loro da un’equipe di professionisti. Chi scierà il 6 gennaio, all’Epifania, incontrerà sicuramente la “Befana sugli sci”, pronta ad offrire dolcetti a tutti i bambini dai 3 anni in su, un’iniziativa sempre molto amata dai più piccoli. Sull’Altipiano di Asiago c’è il grande ritorno delle Melette. È questa la novità più attesa dai tanti estimatori del comprensorio a pochi km da Asiago e Gallio. Dopo una pausa di due anni, la stazione sciistica riapre con impianti e piste rinnovate. A soli 3 km dal centro di Asiago, in pochi minuti di auto, si trova Kaberlaba: un piccolo comprensorio gioiello, con piste sempre innevate, facili o di media difficoltà, impianti di risalita moderni e comodi, bob e slittini per i bambini e tanti maestri di sci pronti ad aiutare i meno esperti a scendere in sicurezza.Partendo dal centro di Asiago si arriva velocemente anche alla skiarea Verena 2000, passando per Roana, il comprensorio più grande dell’Altopiano, dove, grazie ad una comoda seggiovia, si raggiunge un imperdibile punto panoramico da cui si possono ammirare anche le Dolomiti di Brenta e l’Adamello, prima di inforcare gli sci e ridiscendere a valle. Ogni giorno fino al 6 gennaio i mercatini faranno da scenografia. E il 5 gennaio un serpentone di luci annuncerà la festa dedicata alla Befana: i maestri di sci scenderanno dalle piste, di sera, con una fiaccola in mano, insieme all’anziana protagonista della festa dell’Epifania, accompagnata dai fuochi d’artificio. È partita la stagione sciistica anche a Nassfeld Pramollo, una nuova stagione di sport e benessere in una delle prime 10 località sciistiche dell’Austria, nella più importante ski-area a nord del Friuli Venezia Giulia, a solo 13 km dal casello autostradale di Pontebba. Il comprensorio sciistico ha le caratteristiche e il fascino che lo rendono attraente per gli appassionati più esigenti in fatto di sci alpino ma anche per famiglie e bambini con speciali pacchetti vacanze. Un vero paradiso pure per i giovani avventurieri di sci e snowboard, completamente sicuro e protetto. Così a Capodanno, sugli sci oppure in rifugio a gustare tortellini e capelletti, tra un brindisi e l’altro con grappa o con prosecco, si potranno rinnovare gli auguri per un Felice Anno Nuovo. (ODM)

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