Crates of eggs at farmers market.

La commissione europea ha segnalato che c’è anche l’Italia tra i 15 Paesi ad aver ricevuto uova dalle aziende coinvolte nello scandalo delle uova contaminate dal fipronil. D’obbligo un intervento chiarificatore del ministero della salute: “nel nostro Paese non ci sono uova contaminate”. Intanto, un primo avvertimento al pubblico: solo se si mangia una quantità elevata di uova si può incorrere a problemi di salute. Il fluocianobenpirazolo, questo il nome chimico, è un insetticida ad ampio spettro che disturba l’attività del sistema nervoso centrale dell’insetto. Il fipronil è usato come principio attivo in prodotti commerciali antiparassitari per gli animali da compagnia, a una concentrazione di circa 9.8 per cento. Si tratta di un insetticida volutamente blando. In ogni caso è categoricamente vietato nei trattamenti anti-pulci di animali destinato al consumo umano, perchè secondo l’Oms è pericoloso per fegato, reni e tiroide. Se una persona viene esposta al fipronil a forti dosi si possono osservare ipereccitabilità, irritabilità, tremori e, ad uno stadio più grave, letargia e convulsioni. I sintomi sono reversibili, una volta terminata l’esposizione. La sostanza, è detto in una nota, si assorbe lentamente attraverso l’intestino; per ridurre l’assorbimento i medici consigliano di usare una lavanda gastrica, un purgante salino o carbone attivo. Comunque le autorità sanitarie italiane hanno avviato campionamenti cautelativi su alcuni prodotti provenienti da un’azienda francese che aveva usato le uova di uno degli allevamenti olandesi coinvolti nell’uso del fipronil. Il ministero della Salute ha confermato, con una nota all’Ansa, che non risultano al momento uova o ovoprodotti in Italia contaminati dal fipronil ma ha predisposto un Piano di campionamenti su uova, ovoprodotti e carni di pollame per la ricerca della sostanza che verrà attuato in via cautelativa, anche in assenza di segnalazioni specifiche. Comunque sia il ministero ha predisposto il sequestro di alcuni prodotti provenienti da una azienda francese prima che venissero distribuito sul mercato. I controlli in Italia, ”anche in considerazione delle nuove segnalazioni sul sistema di allerta comunitario che provengono da Paesi prima non coinvolti”, si avvalgono della collaborazione delle autorità sanitarie regionali e dei Carabinieri del Nas. Secondo le informazioni date dagli Stati membri ai servizi della Commissione, i Paesi che hanno ricevuto lotti provenienti dalle aziende coinvolte sono Svezia, Francia, Germania, Regno Unito, Austria, Irlanda, Polonia, Romania, Danimarca, Slovenia, Slovacchia, Lussemburgo, Hong Kong e Svizzera. Le cifre sono in evoluzione. Ma le aziende bloccate a causa dello scandalo del fipronil sono solo in Belgio, Olanda, Germania e Francia; ci sono colti oinvallevamenti di galline ovaiole e imprese importatrici. Da inizio agosto sono state fermate per indagini (alcune hanno già ripreso l’attività) 195 aziende in Olanda, 86 in Belgio, 5 in Francia e 4 in Germania. La Commissione europea ha convocato per il 26 settembre una riunione di alto livello con i ministri e le autorità interessate dalla vicenda delle uova contaminate.

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