Sono oltre 4.000 le Ville Venete sorte tra il 1400 e il 1700, in Veneto e Friuli, all’epoca della Serenissima Repubblica di Venezia. Più di 100 sono quelle aperte al pubblico per visite, 300 adibite ad uso ricettivo nelle forme di hotels, b&b, agriturismo, 27 sono le Ville Palladiane concentrate tra Padova, Vicenza e la Riviera del Brenta. Commissionate da nobili che volevano un luogo elegante ma allo stesso tempo comodo per governare i loro possedimenti, le Ville Venete rappresentano un patrimonio di straordinario valore artistico e culturale. Queste dimore storiche costituiscono un circuito di eccellenza, una vera e propria rete che offre ai visitatori l’esperienza autentica della “Vita in Villa”. La provincia di Treviso più di ogni altra fu scelta dai veneziani per costruire le loro case di campagna. Per la sua vicinanza con la Serenissima, la Marca trevigiana fu ribattezzata “Giardino di Venezia”. Qui possiamo ammirare Villa Tiepolo Passi, sede di un’azienda agricola e luogo di eventi culturali ed enogastronomici. Da qui, nel raggio di pochi chilometri, si possono facilmente raggiungere le altre ville del trevigiano, come il Castello di Roncade, sede di una prestigiosa cantina o le palladiane Villa Barbaro a Maser e Villa Emo a Fanzolo di Vedelago costruita dall’architetto Andrea Palladio per la nobile famiglia veneziana, un esempio perfetto di villa-fattoria che spicca tra le lunghissime barchesse, i rustici dell’azienda agricola e il geometrico rigore delle forme. La provincia di Verona offre itinerari affascinanti che si snodano tra le colline della Valpolicella o lungo le sponde del lago di Garda. A Sant’Ambrogio si trova Villa Serego Alighieri, una tappa da non perdere per gli amanti d’arte, storia e letteratura. Il nucleo più antico fu costruito da Pietro Alighieri, figlio di Dante. Ancora oggi la Casa appartiene ai discendenti del poeta ed è aperta ai visitatori, che possono soggiornare nella foresteria. La scoperta delle Ville Palladiane, patrimonio dell’Umanità Unesco, ci porta in provincia di Vicenza: la prima villa disegnata da Palladio è Villa Godi Malinverni. Da qui l’architetto diede inizio a quel modello di equilibrio e perfezione che sarà d’ispirazione per l’architettura dei secoli successivi. Villa Rotonda è la più famosa, la più nota e conosciuta delle strutture costruite dal Palladio, forse l’icona di riferimento dell’intera opera del grande architetto. È l’unica villa, infatti, realizzata con la volta a cupola e la medesima pianta, con sala centrale a forma circolare, iscritta in un quadrato. Dalle logge a tempio si possono ammirare quattro diversi angoli della campagna vicentina. La fama di Villa Valmarana ai Nani, situata a due passi dalla Rotonda, è legata innanzitutto ai bellissimi affreschi di Gianbattista Tiepolo (padre) nella palazzina e Giandomenico Tiepolo (figlio) nella foresteria. In Villa si può soggiornare. Villa dei Vescovi si trova a Luvigliano di Torreglia, in provincia di Padova. Edificata fra il 1535 e il 1542 come casa di villeggiatura del Vescovo di Padova, vanta al suo interno affreschi del pittore fiammingo Lambert Sustris. Villa Emo Capodilista, dimora veneta cinquecentesca situata nei pressi di Selvazzano Dentro, conosciuta col nome La Montecchia, si distingue per i magnifici giardini all’italiana e gli interni decorati da affreschi e trompe l’oeil. Villa Contarini, situata a Piazzola sul Brenta, con il suo aspetto barocco e i grandi giardini che la circondano, è una delle dimore storiche del Veneto più apprezzate. Solitamente ospita concerti ed eventi culturali, ma è richiesta anche per convegni, riunioni e ricevimenti. Non ha bisogno di presentazioni la Riviera del Brenta, (Venezia), uno dei percorsi più noti per gli appassionati di Ville. La palladiana Villa Foscari, detta La Malcontenta, inaugura un itinerario che tocca molte altre dimore dal fascino straordinario. Villa Pisani, situata a Stra, è una dimora storica trasformata in un museo nazionale dove si possono ammirare opere del Settecento e dell’Ottocento. Detta “la Regina delle Ville Venete” o “la Nazionale” vanta ben 114 stanze riccamente ammobiliate, un bellissimo giardino, uno dei labirinti di siepi di bosso più importanti d’Europa e un affresco del Tiepolo. (Nella foto la villa veneta di Cà Marcello). Le Ville Venete, nonostante il loro nome, si trovano anche nella regione Friuli Venezia Giulia. Ce ne sono 435 disseminate tra le province di Gorizia, Pordenone e Udine. Tra le più note c’è Villa Manin a Passariano di Codroipo (Udine), dotata di una barchessa dal forte impatto visivo. Porta il nome dell’ultimo Doge di Venezia. Molte di queste sono Ville-Castello: i castelli divennero Ville Venete, centri di cultura ed economia agricola. E molti lo sono ancora oggi come il Castello di Porcia (Pordenone), luogo simbolo della storia del Friuli. Il maniero fu costruito per proteggere il territorio dalle invasioni barbariche, e dal XII secolo è la dimora della nobile famiglia di Porcía e Brugnera. Il Castello di Villalta (Udine) è un antico maniero medievale che dalla cima della collina domina la pianura circostante con le sue torri e le mura merlate. Villa Castelnuovo in Provincia di Gorizia è un altro gioiello friulano. Costruito nella seconda metà del 1500 per mano dei Conti Della Torre di Valsassina, nobile e potente famiglia di origine lombarda, nel 1849 passò alla famiglia dei principi Hohenlohe Waldenburg per via ereditaria. Nel corso dei secoli, la fortezza si è trasformata in una dimora di stampo neo palladiano, divenendo sede di un’azienda agricola che produce vini Doc Carso, olio, grappa e altri prodotti. Le ville del Palladio rispondevano alla necessità di un nuovo tipo di residenza rurale. Non erano destinate unicamente allo svago dei proprietari, ma erano dei complessi produttivi. Circondate da vaste estensioni di campi coltivati e vigneti, le ville comprendevano magazzini, stalle e depositi per il lavoro agricolo, ali laterali – le barchesse –  destinate a contenere gli ambienti di lavoro, dividendo razionalmente lo spazio del corpo centrale, riservato ai proprietari, da quello dei lavoratori. In seguito nacquero i grandi giardini storici con alberi secolari, corsi d’acqua, laghetti, grotte e ampi spazi verdi, ancora perfettamente conservati. Ogni parco ha il suo stile e la sua storia: ci sono i giardini all’italiana che disegnano eleganti geometrie, parchi romantici all’inglese con una ricca vegetazione, antichi orti con gli alberi da frutto, e ancora giardini disseminati di sculture e opere d’arte, veri e propri musei a cielo aperto. L’interesse turistico per questo attrattore culturale sta crescendo sempre di più: le Ville Venete si stanno strutturando per offrire al turista prodotti e servizi di eccellenza, esperienze autentiche capaci di far comprendere e apprezzare una delle più alte espressioni della cultura veneta, la cosiddetta “Civiltà di Villa”.  (testo di Odetta Dalla Mora)

 

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