“Whattsapp diventa a pagamento”. Il messaggio che compare periodicamente sui nostri cellulari non è una semplice bufala, ma nasconde un vero tentativo di truffa da parte della cyber criminalità che approfitta dei giorni dedicati agli acquisti scontati sul web per lanciare la propria rete nel sempre affollato mare degli sprovveduti digitali. A lanciare l’allarme la pagina Facebook “Una vita da social”, gestita dalla Polizia Postale, che invita gli utenti della popolare piattaforma di messaggistica tenere alta l’attenzione. E la notizia è stata girata pure ai soci di Adico, l’assoazione difesa consumatori di Mestre che, in un sua comunicato, ha spiegato i vari passaggi messi in atto dai traffatori. Cambiano le modalità, ma la sostanza è sempre la stessa. Il messaggio che circola in questi giorni su un prossimo upgrade della chat gestita da Facebook, secondo la quale WhatsApp diventerà a pagamento, è in realtà il tentativo di rubare i dati riservati degli utenti attraverso il classico metodo del “phishing”. Secondo l’allarme divulgato dalla Polizia Postale, molti utenti del social starebbero ricevendo un messaggio intestato WhatsApp Secure il quale annuncia che “l’uso gratuito dell’account scadrà tra 48 ore” e che, per evitare che l’accesso alla piattaforma diventi a pagamento, causando, inoltre, la perdita di tutti i dati (foto, messaggi, eccetera), è necessario rinnovare l’account inserendo nuovamente tutti i dati personali. Un messaggio il cui tenore potrebbe gettare nel panico gli utenti meno smaliziati, inducendoli a digitare user e password che andranno a finire direttamente nel database degli hacker che potrebbero usarli per accedere ai dati sensibili dei malcapitati. Oltre al tentativo di pishing segnalato dalla Polizia Postale, un’altra truffa che coinvolge WhatsApp è la richiesta di pagare 5 euro “una tantum” per continuare ad usufruire gratuitamente del servizio di messaggistica. Pagamento che dovrebbe essere fatto collegandosi ad un link che, ovviamente, non riporta a WhatsApp ma al conto dei cyber criminali. Evitare di cadere nella trappola di WhatsApp a pagamento dovrebbe essere piuttosto semplice, dal momento che gli stessi responsabili del social, a fronte nelle numerose bufale che da tempo circolano sull’argomento, hanno più volte precisato che WhatsApp non sarà mai a pagamento. Allo stesso modo, è opportuno sapere che non esiste alcun account WhatsApp Secure, utilizzato per il tentativo di truffa. Pertanto, nel caso in cui riceviate il messaggio segnalato dalla Polizia Postale, è opportuno non solo evitare di rispondere, ma bloccare tempestivamente l’account stesso dal quale è arrivato il falso invito.

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