Incontro tra il sindaco di Treviso Mario Conte e il suo omologo di Corfù, Kostas Nikolouzos, nell’ambito del progetto di promozione e valorizzazione del patrimonio tangibile e intangibile portato avanti da Marco Polo System, gruppo europeo di interesse economico attivo da oltre vent’anni nel campo della diplomazia culturale, in particolar modo sul mondo delle fortificazioni e sul contesto euro-mediterraneo collegato alla storia veneziana. I due primi cittadini (foto Treviso to day) si sono confrontati sulla possibilità di stabilire un filo diretto fra Treviso e Corfù, unite, tra l’altro, dalle opere di Fra’ Giocondo, architetto ed ingegnere militare che progettò mura, bastioni e baluardi in entrambe le città. “Come amministrazione stiamo puntando tantissimo sulla valorizzazione delle mura”, ha sottolineato il sindaco Mario Conte. “Inoltre, questo legame con la città di Corfù può diventare un vero ponte culturale in vista di iniziative future. Tali punti di contatto, infatti, costituiscono risorse fondamentali oltreché straordinarie occasioni di confronto”. Durante la visita istituzionale si è discusso dell’adesione di Treviso al network internazionale “European Silk Road – Marco Polo Routes”, ispirata alla via Europea della Seta, che comprende 27 membri, pubblici e privati, provenienti da Italia e Grecia, come Assonautica Italiana, Italia Nostra Sicilia, Comuni come Crotone, Gradara, Nicosia, Istituti di formazione legati alla gastronomia d’eccellenza e, sponda ellenica, la Foundation of the Hellenic World (fra maggiori centri di ricerca greci) oltre ai comuni di Corfù e Monemvasia. “Dallo studio della storia e delle antiche relazioni alle azioni attuali, legate a tutela e valorizzazione del patrimonio, si può costruire un dialogo positivo”, lo ha posto in risalto Pietrangelo Pettenò, fondatore e amministratore unico di Marco Polo System, presente all’incontro fra Conte e Nikolouzos; “attraverso la diplomazia culturale è possibile rifondare un’idea diversa di Europa, fiera delle sue radici, aperta e ricca nelle diversità che la abitano. Il 2018 è l’Anno Europeo del Patrimonio culturale, nostro dovere è potenziare rapporti duraturi negli anni e gettare le basi per nuove sinergie”.

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