Nella città stellata di Palmanova (Udine), prima esercitazione a sorpresa con simulazione di un terremoto di 5,2 gradi della scala Richter, con epicentro a Villa Santina. I volontari hanno avuto di fruire dell’attrezzatura per l’allestimento di un campo in grado di accogliere 250 sfollati. La colonna mobile si aggiunge ad un’altra colonna identica di cui la Protezione civile regionale dispone per una capacità complessiva di accoglienza di 500 sfollati e cento volontari che, come ha specificato l’ass. regionale Paolo Panontin “completa la strutturazione della nostra capacità di emergenza, grazie ad una dotazione di mezzi e attrezzatture acquistate con l’investimento di un milione e mezzo di euro del fondo nazionale di Protezione civile. L’esercitazione conferma che il Friuli Venezia Giulia è ai vertici nazionali in termini organizzativi in caso di emergenze sismiche”, ha evidenziato Panontin (foto), in quanto “siamo effettivamente pronti a dare risposta immediata alle necessità della popolazione, con un sistema collaudato che attiva i volontari e mette in rete tutti gli enti e le amministrazioni coinvolte”. Mezzi e strutture hanno consentito ai volontari di allestire un campo completamente autonomo e autosufficiente “in termini energetici, di approvvigionamento idrico, alimentare e di accoglienza”, ha spiegato Panontin. L’esercitazione è un’occasione di addestramento per i volontari che conferma anche lo spirito di appartenenza e di solidarietà degli uomini e delle donne che fanno parte del corpo regionale e dei gruppi comunali di Protezione civile: ad un’ora dall’allerta, diramata via sms, erano già 36 i volontari aderenti sul numero massimo di 70 volontari allertati per il primo giorno di intervento, cui si aggiungono i volontari dell’Associazione nazionale alpini, impegnati nel vettovagliamento. E’ stata una risposta molto elevata e positiva, come hanno evidenziato Panontin e il direttore Luciano Sulli, e che conferma la capacità di risposta del sistema di soccorso agli eventi improvvisi. Un anno fa, il terremoto nel centro Italia, aveva impegnato il sistema integrato regionale ad Amatrice, Cessapalombo, Sarnano e in altri comuni colpiti; oggi l’attrezzatura necessaria è stata completamente reintegrata per una capienza che conta 20 bilici per ciascuna colonna mobile; inoltre il sistema è stato dotato anche di un nuovo supporto software per il coordinamento delle operazioni e la restituzione dei dati dell’emergenza, che verrà testato in questi giorni. A Villa Santina esercitazione finale con lo smantellamento del campo, ma già si pensa ad una nuova esercitazione “per posti di comando” da svolgersi l’anno prossimo con l’intento di coinvolgere anche le altre istituzioni interessate nelle emergenze come il servizio ambiente, la guardia forestale, i gestori delle acque e della rete viaria.

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