Dal 8 all’11 srttembre nuova edizione di Vicenzaoro. Il settore orafo italiano durante IL 2018 è stato esaminato nel rapporto di Club degli Orafi e Direzione Studi e Ricerche di Intesa San Paolo.
Secondo i dati rilevati da ISTAT, nel 2018 la produzione e il fatturato di oreficeria e bigiotteria sono rimasti in crescita dell’8,4% e 4,6% rispettivamente. Per quanto concerne invece le esportazioni, la bigiotteria ha segnato un -1,7%, mentre i gioielli preziosi il -2,7%. Gli Stati Uniti hanno segnato un valore positivo del 2% secondi solo dopo la Svizzera. In diminuzione le esportazioni verso Hong Kong (-4,3%), Emirati Arabi Uniti (-16,1%) e Francia (-5,8%), nonostante il boom delle vendite registrato nel 2017. Secondo Stefania Trenti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa San Paolo, “Il quadro che emerge evidenzia un rallentamento in parte fisiologico dopo l’exploit dell’anno precedente”.
La forte incertezza che sta caratterizzando lo scenario internazionale prospetta un 2019 non facile: “Non mancheranno, però, le opportunità di crescita che molte imprese italiane riusciranno a cogliere». Per Gabriele Aprea di Chantecler “il 2018 si presenta a luci e ombre per il settore orafo italiano, tra l’andamento dei prezzi dei preziosi, l’evoluzione del cambio e la presenza di una domanda mondiale non brillante, dove pesano le difficoltà del Medio Oriente, Emirati Arabi Uniti e di mercati importanti come la Turchia. Il settore ha storicamente un saldo positivo tra i più elevati in ambito manifatturiero”.In una nota e” detto che l’importanza del sostegno al Made in Italy del gioiello per contrapporre l’alta qualità dei prodotti italiani a quelli di qualità altalenante realizzati con politiche di sfruttamento umano e ambientale, “spesso insostenibili ed eticamente inaccettabili”. (foto settore orafo arch.)

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