La sera di venerdì 16 marzo si rinnova – per tutte le comunità e realtà ecclesiali e per tutte le persone interessate del centro storico di Venezia – l’esperienza della Via crucis cittadina che si tiene ormai tradizionalmente in Piazza S. Marco e poi viene conclusa all’interno della basilica cattedrale di S. Marco. L’appuntamento è fissato alle ore 20.30 presso l’Ala Napoleonica. Ogni stazione sarà contraddistinta e accompagnata da alcune riflessioni di Papa Francesco sui giovani, in vista del prossimo Sinodo di ottobre a loro dedicato; ad animarla di volta in volta annunciando i vari momenti della Via Crucis, le citazioni evangeliche e dei testi del Papa nonché a proporre le intenzioni di preghiera saranno i rappresentanti delle diverse collaborazioni pastorali della città di Venezia. Come noto in ogni comunità cattolica in Italia, ma non solo, si ripete la Via Crucis. La Settimana Santa è l’evento più importante, nel corso dell’anno, per la chiesa Cattolica e per i suoi fedeli, ricca anche di tradizioni popolari. Si apre con la domenica delle Palme e con la benedizione dei rami di ulivo, con i crocefissi e le sacre immagini coperte di viola, per culminare nella domenica di Pasqua che chiude il periodo della purificazione quaresimale. Dal lunedì al mercoledì è il tempo della riconciliazione mentre il giovedì inizia il solenne triduo pasquale della passione, morte e resurrezione di Cristo. In questo giorno, che è l’ultimo della Quaresima, la sera si celebra la Messa in Cena Domini, nella quale si ricorda l’Ultima cena di Gesù, l’istituzione dell’Eucarestia e del sacerdozio ministeriale, e si ripete il gesto simbolico della lavanda dei piedi effettuato da Cristo agli apostoli. Tra le celebrazioni religiose più sentite è la passione del venerdì santo, che ha ispirato processioni e rievocazioni la cui origine spesso si perde nella notte dei tempi. In questo giorno i cristiani commemorano la passione e la crocifissione di Gesù Cristo. La liturgia, che si celebra nel silenzio ed è priva dell’Eucarestia, è incentrata sulla narrazione delle ultime ore della vita terrena di Gesù secondo il Vangelo di Giovanni: si celebra la Via Crucis, il rito con cui si ricostruisce e commemora il percorso doloroso di Cristo seguendo le 14 stazioni che ricordano ciascuna un episodio. Il sabato santo è il secondo giorno del triduo pasquale ed è un giorno di riflessione senza celebrazioni. La Pasqua è la principale festività del cristianesimo, nella quale si celebra, secondo tutte le confessioni cristiane, la Risurrezione di Gesù, che secondo i Vangeli avvenne nel terzo giorno dalla sua morte in croce. Il rito principale è quello della veglia pasquale, che si svolge nella notte tra il sabato e la domenica. È ancora in uso sul sagrato delle chiese tenere la benedizione del fuoco, dei ceri e dell’acqua della fonte battesimale. Infine la messa, con l’accensione di tutte le luci e lo scatenarsi delle campane. Gesù è Risorto! Pasqua è un’antica festa di derivazione ebraica, che segna l’inizio del ciclo annuale e che chiude il periodo delle restrizioni e della purificazione quaresimale. La Pasqua degli ebrei, Pesach, dura ben sette giorni in ricordo del loro passaggio sul mar Rosso quando diventarono popolo libero sotto la guida di Mosè, e quest’anno va dal 31 marzo al 7 aprile, mentre la Pasqua ortodossa cade l’8 aprile. Molte usanze in questo periodo sono comuni a tutte le regioni d’Italia. Numerose e spesso suggestive sono le rappresentazioni della Settimana Santa dal Piemonte alla Sicilia e alla Sardegna ma diffuse soprattutto nel Mezzogiorno. In Sicilia i riti pasquali vengono riferiti ad un’influenza spagnola, presente nella società siciliana del XVII secolo. Molto noti sono i caratteristici riti della “Semana Santa” che si tengono ancor oggi a Siviglia. Il venerdì santo in molte località anche del Veneto si celebra la processione della Croce, tra davanzali illuminati e canti religiosi. La Croce viene depositata al centro della chiesa ed è uso andare a baciare le piaghe di Cristo crocifisso. A Venezia si celebra il venerdì santo con la visita ai sepolcri nelle chiese. A Padova e nei Colli Euganei si cura ancora l’illuminazione delle finestre sotto cui avviene il passaggio della processione. Una sacra rappresentazione della vita di Gesù va in scena a Revine Lago,( Treviso) e vede più di sessanta figuranti mettere in scena diversi episodi della Passione. I festeggiamenti per la Pasqua sono anche per la primavera. Il lunedì di Pasquetta vede sparsi per le colline e per i prati gruppi di parenti e amici a scampagnare, a far merenda all’aria aperta per godere della nuova stagione. Pasqua vuol dire rinascita, risveglio della natura. Alcuni riti di celebrazione della fertilità propiziatoria e della rinascita primaverile sono preesistenti al cristianesimo che, fin dalle origini, sovrappose la celebrazione della Pasqua al simbolismo dei riti pagani legati al rinnovamento stagionale. Questi interpretano la Pasqua come rigenerazione periodica dell’anno e della natura attraverso la rappresentazione simbolica del Dio salvatore che muore e rinasce. (odm)

 

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