In molte localita’italiane, prima di tutto al colosseo di Roma (caput mundi), si celebra con solennità la Settimana Santa, compresa tra la domenica delle Palme e il Sabato Santo. La Pasqua del 21 aprile 2019 è nuovamente un momento vissuto con intenso trasporto, durante il quale la devozione si manifesta spesso in ritualità di toccante suggestione. Nell’Italia centro-meridionale sono diffuse cerimonie di forte impatto emotivo tra devozione e folklore. Ma nel nord come in Friuli, Veneto, Lombardia, Piemonte i riti pasquali sono celebrati anche nei piccoli paesini e nei tanti conventi. La settimana santa ha inizio nella domenica delle Palme, quando si ricorda l’ingresso a Gerusalemme di Gesù. I tre giorni successivi, che coprono dal lunedì al mercoledì, corrispondono al tradimento di Giuda. Il pomeriggio del giovedì santo inizia il triduo pasquale fulcro della cristianità: la passione, la morte e la resurrezione di Cristo. La messa serale coincide con la fine dei 40 gg. di Quaresima e ricorda l’ultima cena di Gesù, l’istituzione dell’eucarestia e del sacerdozio e il rito della lavanda dei piedi. Il Venerdì Santo, con la celebrazione della Passione, è il giorno della morte in croce di Gesù ed è celebrata la Via Crucis. Le chiese sono spoglie, gli altari non hanno fiori, le croci in tutti i lughi di culto sono coperti da drappi viola nel rispetto della passione e morte; poi, la notte tra il sabato e la domenica di Pasqua si celebra la Resurrezione di Gesù Cristo mentre le campane, che sono rimaste silenti proprio il venerdi’ santo, suonano a distesa per annunciare il Risorto. La redazione di Viaggi del turista ha segnalato sul web una sua inchesta sui principali e conosciuti riti. La Settimana Santa prende avvio il 14 aprile, in corrispondenza della domenica delle Palme. Queste le localita’ indicate dalla fonte giornalistica sopra indicata. A Gallipoli, il 17 aprile si rinnova la processione dell’Addolorata. Dalla chiesa di Maria SS. del Carmelo parte una sorprendente processione con i confratlli che indossano un sacco, mozzetta e cappuccio neri che portano la statua altrettanto nerovestita della Vergine Maria. Nella cattedrale di Gallipoli è eseguita la tradizionale frottola (composizione letteraria popolare). La processione continua sino al bastione di San Giuseppe, dove si rivolge verso al mare la statua della Vergine. Altro evento religiodo da seguire e’ quello di Cuglieri, in Sardegna. Qui, i riti della settimana santa sono affidati a cinque confraternite sparse nelle diverse chiese e parrocchie. Il giovedì santo, dopo la messa che rievoca l’ultima cena di Cristo, inizia la processione di Sas Chircas, tipica della religiosità di questa zona. Essa fa parte della tradizione sarda l’idea che Maria, dopo la morte di Cristo, abbia vagato cercando il corpo del figlio. Per commemorare la profonda angoscia della madre di Cristo le confraternite conducono la statua dell’Addolorata in processione lungo le chiese del paese, dove vengono allestiti tradizionali sepolcri. Nella siciliana Enna da secoli viene riproposta una emozionante celebrazione organizzata dalle confraternite locali. La domenica delle palme è rappresentata dai confrati della Passione: dodici di loro a piedi coi rami di palma precedono un asinello montato da un altro confrate nelle vesti di Gesù. Durante il percorso fedeli e confraternite accolgono il corteo con canti e preghiere e procedono sino alla Chiesa di San Sebastiano, dove due uomini impersonano le sentinelle dell’imperatore. Nel pomeriggio del venerdì santo i membri delle confraternite giungono al Duomo per la processione nella quale sfilano col tradizionale cappuccio bianco. Le celebrazioni per la Pasqua registrano un’altra processione delle confraternite per la benedizione dei campi e per celebrare la Spartenza, cioe’ “separazione” di Cristo. Resdando in Sardegna, anche a Iglesias si celebra la Pasqua con processioni che traggono origine dall’epoca spagnola, dove i protagonisti indossano abiti lunghi fino ai piedi e cappucci. Le processioni per il paese si celebrano dal Martedì Santo alla Domenica di Pasqua. Nel Golfo dell’Asinara, a Castelsardo, la Settimana Santa si rinnovs con diverse iniziative: si comincia con il Lunissanti e si continua il Giovedì Santo con la “Prucissioni”, per terminare il venerdì con la deposizione del Cristo dalla Croce. Nella città del Miracolo Eucaristico, si assiste alla celebre processione degli Incappucciati di Lanciano. La lenta sfilata è organizzata dall’Arciconfraternite della Morte e Orazione. Dalle 21 del giovedì santo i confratelli, con cappuccio nero, accompagnano il vero protagonista: il Cireneo Scalzo. Si tratta di un uomo che rappresenta Simone di Cirene, colui che portò per qualche momento la Croce assieme a Cristo. Dopo aver indossato l’abito il priore della confraternita lo carica della croce di Lanciano, che pesa 25 kg. Il Cireneo procede scalzo lungo la città, accompagnato da musiche e dalla processione degli incappucciati. A Polistena, (Reggio Calabria) tra le suggestive rappresentazioni c’è quella all’Anfiteatro comunale nel pomeriggio della domenica delle palme, un momento di teatro che rivive le fasi più importanti della Passione di Cristo.
A Cantiano, (Pesaro e Urbino) si celebra il Venerdì con una rappresentazione sacra della Passione di Cristo. A Gubbio (Perugia) si svolge nel giorno del Venerdì Santo la Processione del Cristo Morto. Lungo le strade della cittadina umbra sfilano le confratenite vestite con i sacconi, i tradizionali costumi con il cappuccio bianco. A rendere ancora più suggestiva la processione, i cosiddetti focaroni e i torticci sono accesi durante il transito sacro.
Molte altre processioni, non prive di sinceri sentimenti di fede, al di la’ di manifestazioni in costume nel rispetto del tempo di Gesu’, pure in Puglia, Toscana, Lazio, Molise, Liguria, Emilia, Trentino. (foto arch.).

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