0

La scultura si dice che piace molto meno della pittura, anche quando si tratta degli artisti sommi. Ma tutti riconoscono una sola, grande eccezione: Antonio Sparà il fascino della pura bellezza delle sue sculture, sarà il mito che lo accompagna, fatto sta che il grande Maestro di Possagno incanta chi ne ammira l’opera, persino al cinema. Dove, nelle tre giornate di proiezione (gli scorsi 18, 19 e 20 marzo), in contemporanea in molte sale italiane “Canova”, documentario cinematografico, realizzato in collaborazione con la Gypsotheca e Museo Antonio Canova, si è rivelato una dei successi della stagione.  Era il sesto titolo della stagione “L’arte al cinema” prodotta da Magnitudo Film e distribuita in Italia da Magnitudo Film con CHILI. Il fortunato docufilm era integralmente dedicato al massimo maestro del Neoclassicismo, considerato l’ultimo grande artista italiano di livello mondiale. I l film ripercorre la storia, che a Venezia ha visto nascere il talento di Canova, passando per Francia, Inghilterra, Russia e soprattutto Roma, ma senza lasciare mai Possagno, paese natale dello scultore. Le tecniche di ripresa 8K HDR hanno rivelato al grande pubblico dettagli poco conosciuti dell’opera del Maestro e lo hanno fatto dal punto di vista di Canova, raccontato dalla voce di chi conosce perfettamente i suoi capolavori, Vittorio Sgarbi, Presidente della Fondazione Canova e Mario Guderzo, studioso ed esperto di Canova, già direttore del Museo di Possagno. L’uscita del film in Italia, sottolinea Mario Guderzo, ha portato già ad un buon riscontro di visite alla Gypsotheca e a Possagno e sono molti, e molto forti, i segnali che questo rinnovato interesse è destinato a crescere nelle prossime settimane e mesi. Mario Guderzo sottolinea come questa positiva “Canovamania” si innesti su una stagione espositiva e culturale tra le più positive. Ricorda infatti come la mostra dedicata a Canova e George Washington, approdata a Possagno dopo la “prima” alla Frick Collection di New York abbia condotto a Possagno più di dodicimila visitatori. La mostra chiuderà i battenti a Possagno il prossimo 28 aprile.  Organizzata congiuntamente dal Museo di Possagno e dall’importante istituzione statunitense, questa mostra vuole celebrare i 200 anni dalla produzione da parte di Antonio Canova del modello per il monumento al primo Presidente americano. Di quel capolavoro andato perduto in un incendio restano tutti i bozzetti preparatori, i disegni, i gessi, tra cui uno a grandezza naturale. Emerge così una vicenda storica affascinante ed una pagina tra le più importanti della storia dell’arte italiana e mondiale che la mostra allestita sino al 28 aprile alla Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno fa rivivere. Info:
Gypsotheca e Museo Antonio  Canonova. Ufficio Stampa
Studio Esseci, gestione1@studioesseci.net 049663499
(foto arch.).

Lascia un commento