Una serie di proposte per la rinascita di Venezia, dopo la pandemia, frutto di capacità scientifiche che l’Università Ca’ Foscari è in grado di sprigionare a favore della città. Indicazioni concrete elaborate dal Law Lab (Dipartimento di Economia e Centro di Studi Giuridici, Adalberto Perulli) dal titolo “Per un rinnovamento della città di Venezia post pandemia”. Il documento, redatto dal comitato scientifico di Law Lab che si è avvalso in particolare delle competenze di Antonio Viotto e della presidente della Corte d’Appello Ines Marini, contiene delle proposte – come ha scritto sul magazinenews dell’ateneo Federica Ferrarin – per rinnovare Venezia promuovendone – ad es. – la residenzialità e lo sviluppo dell’attuale Venice Free Zone, l’inserimento della stessa tra le ZLS (Zone Logistica Semplificata) e l’istituzione di adeguate zone franche (di bonifica, verdi, culturali ed urbane). Law Lab è un laboratorio di innovazione regolativa, di iniziativa dell’Università Ca’ Foscari, nato da una riflessione interdisciplinare sulla cultura giuridica dell’innovazione, che parte dal mondo accademico e dalla ricerca, ma si apre al mondo vitale, sociale ed economico per realizzare una virtuosa collaborazione. Law Lab ha l’obiettivo di creare un vero laboratorio di idee innovative e di soluzioni originali in ambito giuridico, alla ricerca di risposte inedite ed efficaci, socialmente ed economicamente sostenibili, sui grandi temi della regolazione: lavoro, persona, impresa, mercato e finanza. “Molte sono ormai le proposte per una rinascita di Venezia, anche in tema di residenzialità e sviluppo economico – ha dichiarato Adalberto Perulli, Ordinario di diritto del lavoro e Direttore del Law Lab – Il nostro Laboratorio di innovazione regolativa si caratterizza per l’attenzione dedicata agli aspetti normativi, che spesso sono trascurati o dati per scontati. Ma senza una accurata analisi di fattibilità giuridica, i progetti rischiano di rimanere sulla carta. In questo documento abbiamo indicato le vie da seguire per rendere effettivi alcuni programmi di riattivazione urbana ed economica della città, puntando sull’istituzione di zone franche (pure verdi e culturali) e su una serie di incentivazioni a favore della residenzialità. Siamo un gruppo di ricerca che si mette a disposizione del decisore pubblico per contribuire alla rinascita del nostro territorio, su basi nuove e sostenibili”. Il documento tratta dapprima la residenzialita’.
La necessità di ricostruire un ancoraggio abitativo di cittadini “storici” e, con loro, dei tanti che lavorano a Venezia, ma non ci abitano; di attrarre alla vita della città le figure culturali/artistiche ad alta qualificazione ha guidato alcuni possibili interventi normativi in questo ambito: Modifica della vigente normativa statale e locale per incentivare, sotto il profilo fiscale, la locazione a residenti di immobili ad uso abitativo:
– l’estensione dei benefici della fiscalità statale previsti per i redditi da locazione degli immobili di interesse storico od artistico potrebbero essere estesi anche agli altri immobili ad uso abitativo di Venezia centro e isole così come è stato fatto dalla provincia autonoma di Bolzano che ha raddoppiato in 50 anni il numero delle famiglie residenti.- la riduzione al 10% della aliquota della cedolare secca – l’incremento al 35% della percentuale di riduzione forfettaria dei redditi da locazione – l’esenzione, o riduzione, della addizionale IRPEF regionale e comunale per i redditi degli immobili ad uso abitativo ubicati in Venezia centro e nelle isole – la riduzione dell’imponibile IMU (imposta sulla quale il Comune ha possibilità di manovra) oppure delle relative aliquote, per gli immobili ad uso abitativo siti in Venezia centro e nelle isole. Poi ci sono modifiche del regolamento edilizio della città di Venezia e degli strumenti urbanistici. Per tutti i dettagli leggere univenews. (ph arch.).

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