Il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni durante la sottoscrizione, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Roma, dei protocolli per le ciclovie 'VenTo' e 'del Sole', 27 luglio 2016. Con lui il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. ANSA / US REGIONE LOMBARDIA +++ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING+++

Domenica 22 ottobre, è la data per la consultazione elettorale sul referendum sull’autonomia che il Veneto ha proposto alla Lombardia che ha accettato. E su questo procedere Luca Zaia, presidente della Regione, ha detto di aver parlato con Roberto Maroni (foto), e di aver confrontato di nuovo gli adempimenti amministrativi svolti e ancora da svolgere, date e programmi delle nostre Regioni e per fare in modo di arrivare alla consultazione nella stessa data. “Abbiamo valutato che da quattro mesi il Veneto attende una risposta dal Ministero dell’interno sul protocollo d’intesa da sottoscrivere con le Prefetture per seggi e componenti, ma anche che siamo come Regione perfettamente in linea con i tempi per quanto attiene a sistema informatico per la gestione della consultazione e dei voti espressi, oltre che per la stampa delle schede elettorali. E abbiamo cominciato a trarre qualche conclusione”. “Sfumata ormai definitivamente la possibilità di un election day in abbinata con le elezioni amministrative, non essendo mai pervenuta dal Governo una risposta alle nostre proposte – ha precisato Zaia – per quanto riguarda il Veneto sarebbe ancora possibile, alla luce dei tempi organizzativi sui quali mi ha riferito il gruppo di lavoro, organizzare la consultazione a luglio. Ma si tratta di una ipotesi che evidenzierebbe forti limiti: non soltanto metteremmo sotto eccessiva pressione una novantina di enti locali già reduci da una tornata amministrativa, costringendoli a un super lavoro, ma sicuramente creeremmo disagio anche a molti elettori che magari hanno scelto quel periodo per le ferie”. Allora Zaia ha concluso: “scartata per i medesimi motivi l’ipotesi di settembre, dal momento che i 575 comuni veneti sarebbero impegnati tutta l’estate nell’organizzazione, di aver proposto al Presidente Maroni, come data utile a entrambe le Regioni, domenica 22 ottobre”.

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