Per 4 imprese venete su 10 (40%) ci vorranno almeno due anni per vedere in Italia i soldi del Recovery Plan europeo che servono a fare fronte ai danni all’economia causati dall’emergenza Covid. E’ quanto emerge dalla prima indagine dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su un campione nazionale di aziende rispetto alle risorse in campo per attutire gli effetti del virus sul sistema produttivo. Il rischio è che gli aiuti di Bruxelles arrivino troppo tardi per recuperare il terreno perso e difendere i livelli occupazionali considerato che – evidenzia Uecoop – a marzo scade anche il blocco dei licenziamenti. In questo momento storico segnato da una pandemia senza precedenti è necessario intervenire al più presto snellendo tutte quelle procedure burocratiche che rischiano di far perdere tempo prezioso – sottolinea Uecoop – per salvare aziende e posti di lavoro. Tutti riconoscono l’esigenza di fare presto e se il 20% crede che si potrà avere tutto in 6 mesi, una quota del 30% è convinta che per i soldi del Recovery ci vorrà almeno un anno e un 10% di super pessimisti pensa che quei soldi non arriveranno mai. I diversi orientamenti rispetto all’atteso piano di sostegno all’Italia – sottolinea Uecoop – sono il sintomo di una sofferenza sociale ed economica che colpisce imprese e famiglie mettendo a rischio il sistema economico nazionale. L’evolversi della situazione sta mettendo a dura prova la resilienza delle oltre 80mila cooperative italiane che – conclude Uecoop – offrono lavoro a più di 1 milione di persone dall’agroalimentare alla scuola, dalle costruzioni alla logistica, dal commercio all’informatica, dall’assistenza sociale ai servizi di sicurezza e vigilanza generando un fatturato annuo che supera i 150 miliardi di euro. Info 366 5763528 – veneto@uecoop.org, www.uecoop.org
(ph arch.)

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