Su comunita’,fede ed opere, sono riuniti sull’isola veneziana di San Lazzaro, sede del convento e della casa madre dei padri Mechitaristi, i rappresentanti delle comunità armene di tutto il mondo per partecioare al primo grande congresso. Al centro dei lavori (4 sessioni) tutti gli aspetti inclusi nel passo biblico di Giacomo: “Come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta”. “Il settore filantropico, umanitario, caritativo non possono essere slegati, scollegati o addirittura ignoti a una dimensione spirituale”, come e’stato illustrato dagli organizzatori. Sono prrsenti delegati delle comunità armene appartenenti a diversi ambiti: accademici, sacerdoti, volontari, uomini di cultura e scienza, giornalisti, scrittori, imprenditori, artisti, nonché rappresentanti di organizzazioni pubbliche e di beneficenza. Il focus si e’sviluppato sulla fede in epoca digitale e sulla fede nelle grandi metropoli. Il congresso – che ha visto vari momenti di preghiera – si conclude, dopo tre giornate, lunedi 10 feb. A Venezia la Comunita’armena oltre all’Isola di San Lazzaro (si trova in laguna, tra S.Marco e il Lido, ed e’custode di un eccezionale patrimonio librario) ha una sua sede a palazzo Zenobio (nelle vicinanze di campo S.Margherita ed i Carmini) dove ha operato il collegio di studi per giovani armeni; i saloni dell’edificio sono riservati a convegni, incontri musicali ed esposizioni artistiche della Biennale. (ph arch.).

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